Venerdì, 19 Luglio 2013 - 02:00 Comunicato 2117

L'assessore Beltrami: I dati del Cnel confermano che stiamo lavorando nella giusta direzione
INSERIMENTO SOCIALE DEI MIGRANTI, TRENTINO IN VETTA

Il Trentino è al primo posto nella classifica stilata dal Cnel relativa all'indice di inserimento sociale dei cittadini immigrati. Tale indice concorre a determinare, assieme all'indice di inserimento occupazionale, la speciale graduatoria generale sul potenziale di integrazione dei territori italiani nel 2011 (dove il Trentino si colloca al 23' posto). Tali indici prendono in esame determinati parametri. In particolare, l'indice di inserimento sociale (dove il Trentino eccelle) tiene conto dell'accesso degli immigrati ad alcuni beni e servizi fondamentali di welfare e del grado di radicamento nel tessuto sociale attraverso un'adeguata conoscenza linguistica dell'italiano.-

Ma a decretare il primo posto in classifica del Trentino – davanti alle province di Biella e Lucca – ha contribuito soprattutto il raggiungimento di determinati status giuridici che garantiscono e/o sanciscono un "solido e maturo inserimento nella società di accoglienza dei migranti": parametri come la continuità dello stato di regolarità degli stranieri che intendono insediarsi stabilmente, l'acquisizione della cittadinanza per naturalizzazione e la ricomposizione in loco del proprio nucleo familiare.
Detto in altre parole, il Trentino sa accogliere chi bussa alla porta e farlo sentire a casa, tanto da stimolare un forte desiderio di apprendere la lingua italiana e di entrare a far parte della comunità locale, disegnando qui il proprio futuro.
"I dati del Cnel – afferma l'assessore provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza Lia Giovanazzi Beltrami – confermano che stiamo lavorando nella giusta direzione. Fra le diverse classifiche che compongono lo studio presentato a Roma, quella sull'inserimento sociale è la graduatoria che esprime meglio di ogni altra l'impegno profuso dalla Provincia nel considerare i migranti 'cittadini a pieno titolo'. Una cittadinanza sostanziale che le politiche nel campo dell'immigrazione hanno saputo garantire a vantaggio dell'intera comunità. Alcuni parametri come il radicamento sul territorio dei migranti e l'impegno della Provincia nel facilitare l'accesso ai servizi e la costruzione di relazioni positive – prosegue l'assessore – mostrano chiaramente che in Trentino abbiamo saputo andare ben oltre i concetti del 'noi' e del 'loro', camminando insieme verso una piena coesione sociale nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze, ma partendo da valori condivisi. E sono proprio questi i principi alla base del Piano Convivenza approvato dalla Giunta provinciale. Le azioni concrete del documento programmatico, l'impegno del Cinformi, la sinergia con la Questura, con il Commissariato del governo e con la rete dei soggetti attivi nel campo dell'immigrazione hanno contribuito a fare in modo che oggi l'espressione 'nuovi trentini' trovi anche nella letteratura scientifica conferma e fondamento." -