Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione, ha sottolineato "il carattere volutamente didattico di una esposizione che vuole soprattutto farsi capire e raccontare la guerra per quello che è stata". Quinto Antonelli ha aggiunto che quello del primo conflitto mondiale "è un periodo che si caratterizza per la sottrazione degli uomini da un Trentino che si svuota e nello stesso tempo per un territorio che si riempie di soldati, con città e centri abitati che si trasformano in caserme o ospedali e con le stesse montagne che vengono disboscate e si affollano di combattenti". All'inaugurazione è intervenuto anche l'assessore alla cultura del Comune di Trento Andrea Robol.
Da oggi, nella Galleria bianca, si possono vedere documenti e testimonianze del primo conflitto mondiale: quello in trincea e quello in montagna, la tragedia dei profughi e degli internati. Ci sono lettere, cartoline, pezzi di diari, fotografie, disegni, quadri e oggetti.
La mostra è articolata in cinque sezioni, una per ogni anno di guerra. In ciascuna c'è una mappa che mostra gli stati che combattevano e gli spostamenti dei trentini: dall'Italia alla Boemia, Moravia, Galizia, Serbia, Romania, Russia, Siberia. (lr)
INFO
Fondazione Museo storico del Trentino
Tel. 0461 230482
info@museostorico.it – www.museostorico.it
LE GALLERIE
Piedicastello, Trento
Ingresso libero
mar-dom, 9-18
lunedì chiuso
Immagini e fotografie a cura dell'Ufficio stampa
In allegato intervista audio all'assessore Mellarini -