
Il Regolamento approvato stamane dalla Giunta conferma l'impostazione già nota: il tributo varierà da un minimo di 0,70 euro a un massimo di 1,30 euro a notte, e per un numero massimo di dieci pernottamenti, a persona in base alla tipologia della struttura ricettiva. La misura dell'imposta potrà in ogni caso essere aumentata fino ad un massimo di 2,50 euro per pernottamento, se richiesto da Apt e Comunità di Valle.
I clienti degli alberghi a cinque stelle, quattro stelle "superior" e quattro stelle pagheranno 1,30 euro, mentre 1 euro sarà l'importo che verrà chiesto a quanti soggiorneranno negli alberghi a tre stelle "superior" e tre stelle; 0,70 euro negli alberghi di categoria inferiore, nelle strutture extra-alberghiere (esercizi di affittacamere, esercizi rurali, bed and breakfast, case e appartamenti per vacanza, ostelli per la gioventù, case per ferie e alberghi diffusi), nei campeggi, negli agriturismi ed anche nei rifugi escursionistici.
Da ricordare, in particolare, che l'imposta di soggiorno riguarda anche tutti gli appartamenti utilizzati a scopo imprenditoriale, esclusi dunque solo quelli privati, e che per chi omette la relativa comunicazione al comune di appartenenza è stata inasprita la sanzione amministrativa (fino a 600 euro).
Il regolamento esenta dal pagamento dell'imposta i turisti in terapia, gli accompagnatori dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie pubbliche e private della provincia ma non quanti ricevono terapie presso gli stabilimenti termali, così come ha chiesto la commissione permanente del Consiglio provinciale. Esenti saranno anche i minori fino ai 14 anni ed i richiedenti protezione internazionale, oltre agli operatori di polizia e della protezione civile se alloggiano nelle strutture ricettive per esigenze di servizio.
Il regolamento disciplina infine le modalità di versamento dell'imposta nonché le procedure per la sua applicazione. (c.z.)
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