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Nell'aprire i lavori, l'assessora provinciale alla Salute e Solidarietà sociale Donata Borgonovo Re ha ringraziato il pubblico presente in sala per aver accolto l'invito a fare insieme "il punto" sull'immigrazione in Trentino e a conoscere, in particolare, gli interventi della Provincia di fronte al fenomeno migratorio. Una risposta, ha affermato l'assessora, apprezzata da diversi altri territori nel resto del Paese e anche, ha aggiunto Borgonovo Re, dal nostro principale interlocutore nel campo dell'immigrazione, cioè lo Stato. Una risposta messa in atto, in particolare, dal Centro informativo per l'immigrazione del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento.
Intervenendo nel corso dell'incontro anche sul tema dei richiedenti protezione internazionale, l'assessora ha ribadito l'invito agli amministratori a dare la propria disponibilità all'accoglienza, sottolineando le esperienze più che positive dei Comuni dove sono già stati ospitati i migranti soccorsi nel Mediterraneo.
Ad illustrare la mission del Cinformi è stato invece il coordinatore responsabile della struttura, Pierluigi La Spada. Informazione per l'accesso ai servizi, sensibilizzazione sui percorsi migratori e sull'immagine reale del fenomeno migratorio e accoglienza delle persone vulnerabili (richiedenti protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati e vittime di tratta ai fini di sfruttamento) sono attualmente i principali ambiti di intervento del Cinformi.
Serena Piovesan, fra i curatori del Rapporto immigrazione in Trentino, ha quindi illustrato le principali tendenze del fenomeno in provincia: rallentamento dei flussi migratori e stabilizzazione della presenza sul territorio dei nuovi cittadini, come indicato anche dalle crescenti richieste di cittadinanza.
Nel corso dell'incontro di oggi è stato inoltre illustrato il progetto Conosci-mi, gestito dal Cinformi con risorse FEI (Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di Paesi terzi) e del ministero dell'Interno. Il progetto, in fase conclusiva e attuato in collaborazione con varie realtà istituzionali e del terzo settore, ha visto la realizzazione di diversi prodotti di comunicazione, incontri e iniziative sul territorio per favorire l'inclusione sociale dei cittadini non comunitari attraverso il loro coinvolgimento attivo nei processi di integrazione. -