"Quello di oggi è un appuntamento importante che racchiude in sé molti significati – ha tra l'altro detto l'assessore Pacher nel suo indirizzo di saluto. – Inaugurando ufficialmente il nuovo depuratore delle Giudicarie Esteriori arriviamo a coprire all'incirca il 95% del territorio Trentino, ma l'obiettivo che ci siamo posti è quello di arrivare a fornire servizi di depurazione delle acque al 99% della popolazione. Quando si parla di depurazione, ci si riferisce alle tecnologie di nuova generazione, e qui a Stenico, in questo nuovissimo depuratore, di tecnologie d'avanguardia ce ne sono parecchie. Ma oggi vogliamo sottolineare anche altri aspetti, ad esempio che l'acqua pulita è un dono che lasceremo in eredità ai nostri figli, è un segno di civiltà, è la prova di quanto noi tutti abbiamo a cuore ognuno per la propria parte un ambiente sano e pulito. In Trentino abbiamo raggiunto a questo riguardo uno standard buono, anzi, diciamo pure che siamo tra i pochissimi in Italia ad aver raggiunto e in certo casi anche superato gli standard europei: tutto ciò però è stato possibile perché s'è creata una felice sintonia fra tutti i livelli decisionali: Comuni, Comunità di Valle e Provincia, coinvolgendo anche le categorie produttive, tra cui ricordo in primis l'agricoltura e il turismo, hanno lavorato concordemente, una sintonia che ho poi ritrovato anche in altri campi di questa parte di Trentino. L'impianto di Stenico sintetizza questa voglia di lavorare assieme: il grande disegno partito molti anni fa di dotare tutte le valli del Trentino di impianti per la depurazione all'altezza dei tempi è oggi una bella realtà della quale dobbiamo essere tutti fieri. E sono felice nel vedere che molti giudicariesi hanno risposto positivamente all'appello dei loro sindaci – ha concluso il vicepresidente Pacher, – e che oggi sono qui per vedere coi propri occhi come funziona dal di dentro un depuratore".
A nome di tutte le amministrazioni comunali interessate al nuovo impianto, ha preso la parola il sindaco di Stenico Monica Mattevi, che ha ringraziato la Provincia per il disegno strategico generale e per le risorse finanziarie e umane investite in questo settore: "Oggi in Trentino possiamo andare orgogliosi della qualità delle nostre acque, e questo è il risultato di scelte politiche, di collaborazioni convinte e di tecnologie sempre all'avanguardia. oggi nasce un impianto per la depurazione che è un vero e proprio gioiello, inserito nell'ambiente in modo eco-compatibile".
È quindi toccato all'ing. Mauro Groff, dell'Agenzia per la Depurazione, illustrare le caratteristiche della nuova struttura. Il nuovo depuratore di Stenico, entrato in funzione lo scorso 22 dicembre 2011, è un'opera destinata a servire tutte le Giudicarie Esteriori. Calibrato per 20mila abitanti equivalenti, e quindi in grado di "reggere" anche i flussi turistici, è uno degli ultimi grandi impianti che va a completare la copertura del Trentino per quanto riguarda il trattamento e la depurazione delle acque. Attualmente tratta le fognature di Comano, Poia, Godenzo, Lundo, Ponte Arche, Comighello e Cares del comune di Comano Terme e di Villa Banale e Premione del comune di Stenico. Successivamente, quando saranno eseguiti i lavori per realizzare i necessari collettori, il depuratore raccoglierà le restanti frazioni del comune di Comano Terme, l'abitato di Stenico e tutte le fognature dei comuni di Bleggio Superiore e Fiavè.
Alcuni dati tecnici
L'impianto di depurazione è situato in località Ponte dei Servi (nel territorio del comune di Stenico).
Serve i Comuni di Stenico, Comano Terme, Bleggio Superiore e Fiavè, con una potenzialità di 20.000 Abitanti Equivalenti (AE). Il costo complessivo dell'opera è stato di 5.812.368 euro più iva.
Il depuratore ha una portata media di 6.400 mc/giorno (267 mc/ora); la portata di punta è di 553 mc/ora; la portata massina trattabile è di 800 mc/ora. La sostanza organica come BOD5 è di 1.200 kg/giorno; i solidi sospesi totali ammontano a 1.800 kg/giorno; il fosforo totale è di 60 kg/giorno, l'azoto totale è di 240 kg/giorno.
La realizzazione dell'opera ha comportato l'impiego di circa 5.032 mc di calcestruzzo, 1,7 km di tubazioni, circa 3.633 mq di lamiere di copertura del tetto; sono state installate 18 elettropompe di varie dimensioni, 8 compressori dell'aria con portata variabile da 100 a 736 Nmc/h; sono stati stesi circa 32 km di cavi elettrici.
Responsabile del procedimento è stato l'ing. Paolo Nardelli, Dirigente dell'Agenzia per la depurazione della Provincia autonoma di Trento (ADEP). Progettista è l'ing. Umberto Grigoletti (ADEP); il progetto architettonico è dell'arch. Sergio Bertoldi (ADEP); del gruppo di progettazione hanno fatto parte anche il geom. Ivano Marchi, il geom. Carlo Ferretti e il p.i. Enrico Roat, tutti e tre dell'ADEP. Questi sono invece i collaboratori esterni: l'ing. Corrado Segata (progetto strutture), il p.i. Cesare De Oliva (impianto elettrico), il p.i. Nicola Cimonetti (imp. termoidraulico). Coordinatore per la sicurezza è stato l'ing. Armando Dal Bosco, mentre la direzione lavori era affidata all'ing. Umberto Grigoletti, al geom. Fulvio Marcolla e al p.i. Vittorio Marchiori, tutti e tre dell'ADEP.
I lavori sono stati eseguiti dalle seguenti imprese: Pretti & Scalfi S.p.A., Tione (TN); ITECO S.r.l., Lavis (TN); Elettrica S.r.l., Taio fraz. Mollaro (TN).
(m.n.)
Filmato a cura dell'ufficio Stampa -