Il film è interamente girato sulle Dolomiti, in Val di Fassa, protagonisti sono lo stesso Erri De Luca, accanto ad Enrico Lo Verso, Nastassja Kinski e Julian Sands.
Il cortometraggio, che ha avuto la sua prima mondiale all'ultimo Festival Internazionale del Film di Roma, è una produzione Oh!Pen e Donkadillo Films, produzione esecutiva di Decima Rosa Video srl (Trento), in coproduzione con Pasta Garofalo e Montura, con il sostegno di Trentino Film Commission e Trentino Marketing, e il product placement di San Carlo Gruppo Alimentare. Èdistribuito in home video da Feltrinelli Real Cinema nel cofanetto libro+DVD.
La storia è quella di un uomo solitario, Matteo (Enrico Lo Verso), e di una donna sposata, Sonia (Nastassja Kinski), che decidono di scalare una parete nelle Dolomiti. Lui ha appena affrontato un trapianto di cuore, lei un'operazione a cuore aperto. Si sono promessi quella scalata nei giorni di attesa in corsia. Mark (Julian Sands), il marito di Sonia, è preoccupato dall'impresa e si sente minacciato dalla complicità tra la moglie e Matteo. La loro intesa sfiora l'amore, però è altra cosa: è ringraziamento fatto all'aria aperta per i nuovi battiti del cuore. La cima raggiunta è il punto di partenza per la vita restituita. -
Il film di Edoardo Ponti a Cortina d'Ampezzo riceve il premio speciale del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici e sarà a New York al festival di Robert De Niro
"IL TURNO DI NOTTE LO FANNO LE STELLE" CONQUISTA IL PREMIO SNGCI E VA AL TRIBECA
Altri due successi internazionali per "Il turno di notte lo fanno le stelle" e per la Trentino Film Commission. Dopo aver raggiunto la short list dell'Oscar, il cortometraggio di Edoardo Ponti, tratto dall'omonimo racconto-sceneggiatura di Erri De Luca, rappresenterà infatti l'Italia alla prossima edizione del Tribeca Film Festival a New York, la manifestazione fondata da Robert De Niro nel 2001. Inoltre la pellicola girata in Trentino ha vinto il Premio speciale che i giornalisti cinematografici consegnano domani sera a Cortina d'Ampezzo, nella serata finale di Cortinametraggio di cui il Sngci è quest'anno ancora una volta partner. Questa la motivazione del Direttivo Nazionale del Sindacato nazionale dei Giornalisti Cinematografici italiani (SNGCI): "Per l'emozione e il professionismo che trasmette agli spettatori raccontando con delicatezza, anche introspettiva, una scalata che ha il sapore di una sfida personale e umana con la montagna e con la vita. In un film senza effetti speciali, la scommessa di un'antica promessa e insieme una storia di sopravvivenza, anche fisica, sempre sul filo della tensione e sull'orlo di un precipizio anche simbolico".-