
"Il territorio rotaliano ha un'offerta scolastica unica rispetto al territorio trentino". E' questa - in sintesi - la situazione della scuola, nei diversi ordini e gradi, della Comunità rotaliana, che può contare sull'eccellenza dell'Istituto agrario San Michele, il liceo sportivo e gli istituti tecnici attenti ai temi della logistica e dei trasporti, così come le scuole elementari e medie, compreso l'altopiano della Paganella. Ed è in questo contesto che il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha presentato ieri a Mezzocorona i contenuti del Piano dell'offerta formativa 2016-2017. Ad introdurre l'incontro è stato Gianluca Tait, presidente Comunità Rotaliana Königsberg..
Tre sono le coordinate lungo le quali il Piano si sviluppa. La prima riguarda il rapporto scuola-lavoro, basato sull'elemento fondamentale dell'apprendistato, che sarà incentivato anche utilizzando le risorse di Garanzia giovani.
La seconda direttiva punta al trilinguismo, "scelta introdotta per il miglioramento delle conoscenze linguistiche, in particolare dell'inglese e del tedesco". Al trilinguismo si arriverà in maniera graduale e progressiva, attraverso l'introduzione del metodo Clil. Si tratta del metodo d'insegnamento in lingua straniera delle materie curricolari.
La terza novità del Piano riguarda la scuola inclusiva e i bisogni educativi speciali degli alunni.
Ieri a Mezzocorona erano presenti anche i responsabili dell'assessorato provinciale all'istruzione che hanno illustrato nel dettaglio a dirigenti scolastici, insegnanti e studenti i dati e lo stato della scuola della Piana Rotaliana e dell'Altopiano della Paganella, con i relativi punti di forza e anche le problematiche specifiche dei singoli istituti scolastici.
"L'obiettivo - come ha sottolineato il presidente Rossi - è quello di garantire a tutti un'offerta formativa improntata su standard adeguati, sotto il profilo della didattica e delle infrastrutture, con gli edifici, laboratori e le tecnologie. Al termine di questo incontro e, più in generale, dell'intero tour avremo raccolto le osservazioni puntuali di insegnanti, dirigenti e ragazzi, oltre delle famiglie, che ci aiuteranno ad individuare la giusta mediazione tra principi ed esigenze del territorio".
In particolare, la responsabile del Dipartimento alla conoscenza, Livia Ferrario e la dirigente Laura Pedron hanno rappresentato il Piano nel contesto rotaliano e dell'Altopiano della Paganella. Il filo conduttore è rappresentato dalla volontà di garantire in Trentino un modello di scuola inclusiva, in grado di ampliare le opportunità dei ragazzi, valiorizzando il merito. Il futuro dei giovani è anche al centro della decisione di adottare il metodo Clil, alla base del progetto di scuola trilingue: la conoscenza delle lingue garantisce maggiori opportunità per un futuro ingresso nel mondo del lavoro locale.
Se la situazione in Piana Rotaliana non presenta situazioni di particolare criticità, il piano affronta la razionalizzazione dell'organizzazione di istituti, accrescendo le sinergie fra istituzioni scolastiche, così da garantire l'operatività a scuole che scendono sotto una certa soglia di iscritti. Sia i dirigenti scolastici che il presidente Rossi, hanno ribadito il ruolo di "presidio" della scuola in periferia, garantendo al contempo la crescita di una scuola aperta, attenta agli scambi con l'estero e ai tirocini estivi.
La delibera del nuovo Piano dell'offerta formativa 2016-2017 sarà presentata entro l'autunno per l'approvazione alla giunta provinciale, così da garantire l'entrata in vigore nell'anno scolastico 2016-2017. "Abbiamo tempo a sufficienza - ha concluso il presidente Rossi - per valutare al meglio le scelte, ma allo stesso tempo non possiamo perdere tempo perché già nei primi mesi del prossimo anno le famiglie dovranno decidere circa le iscrizioni e, non dobbiamo dimenticarlo, il futuro dei loro figli". -