
Una magnum è stata a suo tempo consegnato all'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante una visita dell'associazione al Quirinale. Un'altra è stata consegnata in Piazza San Pietro al Papa di allora Benedetto XVI'. Altre sono andate a diverse personalità tra cui i presidenti delle Regioni.
L'associazione riunisce circa 500 soci, tra comuni che hanno vini doc sul loro territorio, Regioni e Province, come soci straordinari. In Trentino vi aderiscono oltre alla Provincia, 11 comuni e la Comunità della Vallagarina.
"Si tratta di una rete importante – ha aggiunto il presidente Rossi – in un ambito strategico per l'economia legata alla filiera agroalimentare".
Nata nel 1987, all'indomani dello scandalo nazionale del metanolo (era il 1986), con la volontà di favorire una sorta di "rinascimento" del vino italiano e di dare supporto ai territori nel valorizzare l'eccellenza delle loro produzioni legate al mondo del vino, oltre a iniziative di informazione e promozione, a cavallo tra cultura e marketing, l'associazione fornisce ai comuni anche un supporto nella pianificazione territoriale. A suo tempo la Provincia aveva aderito all'associazione con lo scopo di valorizzare una rete di collaborazioni ed esperienze in un settore cruciale per l'economia agricola trentina. L'incontro di ieri ha fatto emergere la volontà di rilanciare progetti e iniziative che potranno tenersi anche in Trentino. (lr)
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