"La salute - queste le considerazioni dell'Assessora alla Salute e Solidarietà sociale Donata Borgonovo Re - è un diritto e una risorsa dell'individuo e della comunità. Mettere in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla non può essere una responsabilità esclusiva del settore sanitario. La salute è il risultato di un intreccio di fattori di natura individuale, sociale, economica, culturale e ambientale, i cosiddetti determinanti della salute, ed è legata agli stili di vita, in parte scelti da ciascuno e in parte condizionati dal contesto. Per questo il Piano va costruito in modo condiviso, con l'apporto di tutti i settori dell'amministrazione pubblica, del governo nel suo insieme e della società civile trentina".
Il testo preliminare del Piano per la Salute del Trentino è stato elaborato da un gruppo di regia socio-sanitaria del Dipartimento di Salute e Solidarietà sociale. Il Piano produrrà effetti per i prossimi dieci anni (2015-2025) ed ha una importante valenza strategica perché ha l'obiettivo di definire linee di indirizzo per migliorare la salute.
Cinque gli obiettivi che articolano il Piano:
1. più anni di vita in buona salute. Per aumentare il benessere e ridurre i problemi di salute sull'intero ciclo di vita è importante agire in modo integrato;
2. contesto di vita e di lavoro favorevole alla salute. Per facilitare stili di vita sani e sostenibili serve agire su contesti di vita e lavoro attraverso interventi intersettoriali su consumi, urbanistica, luoghi di lavoro e di studio, trasporti, tutela ambientale;
3. sistema socio-sanitario con la persona al centro. Serve lavorare per rendere i servizi al cittadino più vicini, efficaci, sicuri, equi e sostenibili. Questa la sfida che riguarda il Trentino, come il resto d'Italia, insieme alla necessità di garantire universalmente livelli essenziali di assistenza (LEA);
4. disuguaglianze sociali e solidarietà. Per ottenere risultati sulla salute in termini di benessere è opportuno intervenire sui determinanti sociali, promuovere una maggiore equità, ridurre le disuguaglianze sociali;
5. comunicazione e competenza in salute. È necessario lavorare per migliorare la competenza in salute, e quindi la capacità delle persone di ottenere e comprendere le informazioni necessarie per prendere decisioni autonome sul ricorso a prestazioni sanitarie e sull'adozione di uno stile di vita sano.
Il testo preliminare del Piano ha come riferimento le raccomandazioni dell'OMS (Strategia Salute 2020) e i documenti che inquadrano il contesto epidemiologico a livello provinciale (Profilo di salute del Trentino 2014). Che cosa suggerisce l'OMS? È opportuno centrare il piano sulla salute della popolazione – un concetto tondo, pieno – non solo sui servizi; lavorare sul livello strategico a lungo termine, non concepirlo come strumento programmatico per la gestione corrente; riconoscere la salute come risorsa dell'individuo e della comunità anziché un bene da ripristinare; considerare i determinanti sociali, e quindi pensare interventi intersettoriali. Queste sono alcune delle indicazioni di cui il testo preliminare del Piano per la salute del Trentino ha tenuto conto.
Per partecipare alla consultazione online: https://pianosalute.partecipa.tn.it/
Questo il link alla news riportata dall'OMS: http://www.euro.who.int/en -