Con il piano le amministrazioni dispongono di uno strumento per la programmazione del settore commerciale di tutta la Vallagarina. "Siamo partiti – ha spiegato Bisoffi - da una fotografia dettagliata dell'esistente, eseguita dai ricercatori del Politecnico di Torino e abbiamo coinvolto nel nostro percorso sia i consorzi dei commercianti che l'Unione commercio, oltre a tutte le amministrazioni comunali . Uno stato dell'arte che permette di eseguire una seria programmazione sugli effetti (tutela ambientale, traffico, ecc.) di eventuali nuova aperture di esercizio commerciale."
L'assessore Provinciale Olivi ha avuto parole di plauso per il lavoro della Comunità della Vallagarina, la più grande del Trentino. "Il piano – ha spiegato – mette ordine in un settore che nel passato troppo spesso rimaneva in mano alla negoziazione tra il Comune e l'investitore. Per noi era fondamentale promuovere un'idea di sintesi della programmazione del territorio per andare a valorizzare e a irrobustire il settore del commercio con alcuni punti chiave. Il primo punta al risparmio del territorio e quindi all'uso di centri commerciali già esistenti e il secondo è quello di concentrare gli investimenti nei centri storici perchè il commercio serve anche a disegnare la fisionomia della città."
L'assessore al commercio della Comunità Claudio Soini ha ricordato come le tappe del percorso del piano, avviato nel 2012 con uno studio approfondito che ha mostrato l'attrattività della Vallagarina con 1400 aziende commerciali e circa 3500 persone che vi lavorano (con l'esclusione della città di Rovereto che ha competenza autonoma). Un comparto - ha detto Soini – fondamentale per l'economia che va legato al campo turistico e alle ricadute paesaggistiche. Il piano individua due nuove aree commerciali a sud della valle, ad Ala e Avio, per bloccare – ha affermato Soini - l'esodo dei consumatori trentini verso il Veneto. "Dal punto di vista dell'offerta commerciale la localizzazione nella bassa Vallagarina permetterebbe il rafforzamento del sistema commerciale locale, frenando così la migrazione commerciale verso il Veneto e potrebbe connotarsi come porta e "vetrina" del Trentino, svolgendo così una funzione di promozione commerciale e turistica".
Il piano è stato pubblicato il 14 gennaio, dopo i 60 giorni necessari per le osservazioni, andrà alla valutazione della Provincia per poi approdare alla definitiva adozione. -
IL PIANO DEL COMMERCIO DELLA VALLAGARINA PUNTA A FRENARE L'ESODO VERSO IL VENETO
"Qui è stato fatto un lavoro serio, in sintonia con i Comuni della valle e anche con Rovereto. Questo Piano è importante perché il commercio, che offre servizi ai cittadini, che ridisegna la fisionomia dei centri urbani è oggetto di una pianificazione sovracomunale, che tiene conto delle interconnessioni che si sviluppano all'interno della Comunità". Così il vicepresidente della Provincia autonoma Alessandro Olivi che stamani era nella sede della Comunità della Vallagarina, dove l'esecutivo guidato dal presidente Stefano Bisoffi e affiancato dall'assessore di merito Claudio Soini ha presentato il piano del commercio della Vallagarina.
"È lo strumento pianificatorio - ha affermato il presidente della Comunità Stefano Bisoffi - che recepisce le normative della legge provinciale 17 del 2010, che attribuisce alle Comunità il compito di localizzare le aree destinata ad accogliere le grandi superfici di vendita (quelle tra 1.500 (per i Comuni sopra i 10 mila abitanti) e i 10mila metri quadrati, oltre la competenza resta provinciale, mentre le piccole superfici commerciali restano prerogativa comunale)."-
"È lo strumento pianificatorio - ha affermato il presidente della Comunità Stefano Bisoffi - che recepisce le normative della legge provinciale 17 del 2010, che attribuisce alle Comunità il compito di localizzare le aree destinata ad accogliere le grandi superfici di vendita (quelle tra 1.500 (per i Comuni sopra i 10 mila abitanti) e i 10mila metri quadrati, oltre la competenza resta provinciale, mentre le piccole superfici commerciali restano prerogativa comunale)."-