Venerdì, 17 Aprile 2015 - 02:00 Comunicato 867

Il meeting si è tenuto stamani presso la Sala Belli del palazzo della Provincia
IL MARCHIO FAMILY AUDIT PER DARE EQUILIBRIO ALLE DUE SFERE "VITA E LAVORO"

Dipendenti appagati con un felice equilibrio tra vita e dimensione professionale, lavorano meglio e di più e percepiscono un maggior senso di appartenenza all'azienda: parte da queste premesse il convegno "La certificazione family audit", tenutosi stamani nella sala Belli della Provincia, un'occasione importante per illustrare le misure più significative adottate da otto delle attuali 121 organizzazioni certificate Family Audit, tra locali e nazionali, e per stimolare un dibattito tra i partecipanti sui traguardi raggiunti, in particolare nella riduzione del costo del personale, nel miglioramento clima aziendale e conseguentemente in una maggior produttività. Peraltro, di recente è stato deliberato dalla Giunta provinciale, in accordo con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il secondo bando nazionale per offrire l'occasione ad altre 50 aziende italiane di acquisire la certificazione.-

Trento, 17 aprile 2015 – La nuova frontiera del welfare aziendale sta nell'investire nella capacità delle aziende di dare pronta risposta ai bisogni che i lavoratori esprimono in riferimento al bilanciamento tra lavoro e vita personale e familiare. I dati lo confermano: dipendenti appagati con un felice equilibrio tra vita e dimensione professionale, lavorano meglio e di più e percepiscono un maggior senso di appartenenza all'azienda. Ma questi risultati come si ottengono? Con l'introduzione nelle aziende del marchio Family Audit. Le testimonianze di otto aziende pubbliche e private trentine sul percorso intrapreso e i traguardi raggiunti nella gestione del personale sono state al centro del meeting di oggi.
Il meeting è stato aperto dai saluti istituzionali del Direttore generale della Provincia Automa di Trento Paolo Nicoletti e da Luciano Malfer Dirigente dell'Agenzia per la famiglia. Silvia Bertola, Organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL del Trentino - che ha evidenziato il binomio tra aumento del tasso di natalità e l'offerta di strumenti di conciliazione vita-lavoro (si registra in particolare nei paesi nordici europei) - Claudia Gasperetti, Coordinatrice del Comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile CCIAA, che ha presentato il progetto del "Co-manager", una figura che viene in aiuto alle libere professioniste e imprenditrici nel gestire maternità, figli e famiglia.
I benefici più importanti emersi dall'introduzione del marchio nelle aziende censite sono: influenza della qualità del clima/motivazione individuale sul successo dell'azienda; consapevolezza dell'attenzione alla genitorialità da parte dell'azienda; flessibilità/telelavoro sostituisce l'unica soluzione del part-time permettendo anche a chi ha esigenze di cura di figli o famigliari di coprire ruoli di responsabilità; aumento della cultura aziendale sul valore di conciliazione e pari opportunità; minore richiesta di permessi, riduzione giorni di malattia e di ore di straordinario e assenteismo (e dunque riduzione del costo del personale), maggior produttività.
Si sono poi alternate alcune testimonianze di aziende trentine pubbliche e private che hanno offerto al pubblico la loro esperienza dopo aver acquisito il marchio Family Audit. La Cassa Rurale di Fiemme, tramite Laura Gabrielli, ha presentato le numerose azioni innovative intraprese dal 2012, anno dell'assegnazione del marchio: "3 giorni retribuiti ai neo-papà, contributi finanziari ai nuovi nati (auguri, fiori, buono risparmio), contributi alle attività estive e convenzioni per attività ludiche/sportive/educative, servizio di Baby Sitting durante le assemblee aziendali, una nuova "Linea di prodotti finanziari dedicati alla famiglia."
Daniela Amosso del F.A.I. Società Cooperativa Sociale ha riportato alcuni dei numerosi cambiamenti positivi osservati nella dimensione aziendale: "abbiamo accolto 30 richieste di flessibilità oraria, che hanno apportato un'immediata ricaduta positiva che ha favorito la diminuzione dell'assenteismo (è passato da 4,05% nel 2013 al 3,55% nel 2014); l'inserimento di una figura "Jolly" da attivare al bisogno (es. assenze per malattia o maternità contemporanee), dopo adeguata formazione, e che può essere utilizzata contemporaneamente su più servizi e può supportare l'equipe garantendo anche una migliore gestione del tempo famiglia-lavoro dei dipendenti."
Claudia Zamboni dell'ASIS - Azienda Speciale Impianti Sportivi, ha parlato del grande cambiamento di prospettiva culturale e della maggior attenzione riservata alla famiglia, che ha apportato il marchio all'interno dell'azienda: "Ad esempio, abbiamo introdotto nei lidi Manazzon e di Trento nord 2 Baby little home (casette in legno con i servizi essenziali per garantire a mamma e papà uno spazio riservato per l'allattamento e il cambio pannolino) per venire incontro alle esigenze delle famiglie con neonati al seguito. E non solo – ha proseguito – abbiamo ripensato molti servizi in un'ottica family: tariffe agevolate per famiglie, aree giochi all'interno delle vasche, campo di beach volley. Per non parlare delle azioni adottate nei confronti dei nostri dipendenti: orari flessibili in entrata, uscita e pausa pranzo, telelavoro, banca del tempo".
Doriana Gottardi dell'Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento ha parlato dei cambiamenti che sono avvenuti dopo l'introduzione nel 2012 del brand: "ad una prima fare di informazione/sensibilizzazione dell'organico ai temi della conciliazione vita-lavoro, numerose sono state le misure adottate, tra cui: orari flessibili, istituzione di un Comitato di imprenditoria femminile, introduzione delle linee guida del buon rientro dalla maternità, particolare attenzione alla fascia dei figli 0-2 anni".
Ha chiuso il meeting l'intervento di Eleonora Stenico, consigliera di parità della Provincia autonoma di Trento e il dirigente dell'Agenzia provinciale per la famiglia Luciano Malfer.
(an) -