Numerose sono state le iniziative pensate e realizzate apposta per i giovani: "Le scuole sono state coinvolte in un percorso di analisi e di approfondimento che ha percorso gli itinerari della Memoria – ha detto l'assessore all'istruzione Marta Dalmaso – coi linguaggi tipici dei giovani di ogni età, mentre le scuole si sono aperte al teatro di riflessione e di ricostruzione storica con pagine emotivamente intense e toccanti. Abbiamo cercato di rifuggire dalla retorica e abbiamo reso invece palpabile, concreto, quotidiano e attuale il disagio provocato nella storia dell'Uomo dalla tragedia della Shoah".
"Il mondo della cultura trentina non si è tirato indietro – ha invece sottolineato l'assessore alla cultura Franco Panizza, – e ha dato il meglio di sé, proponendo eventi di alta e altissima qualità che hanno saputo mescolare i linguaggio e proporsi a pubblici diversificati con un'unico obiettivo: recuperare e conservare Memoria su quel che è stato l'Olocausto del popolo ebreo. Ciò è stato fatto con drammi teatrali e con mostre fotografiche, con incontri e letture in biblioteca e con concerti corali e musicali nelle piazze e nei teatri".
Anche quest'anno, ha infine concluso il presidente Dellai, "è stato il Treno della Memoria a segnare questa giornata del ricordo collettivo: 450 giovani trentini selezionati dai Piani Giovani di Zona sono partiti ieri dalla stazione di Trento diretti a Cracovia e ad Auschwitz, com'è ormai consuetudine dal 2009, anno di partenza del primo Treno 'trentino'. Devo dire che si tratta di una felice esperienza che sa mescolare l'approfondimento storico e l'emozione forte con l'amicizia e la gioia di vivere tipiche dei giovani. Noi ci attendiamo molto da questi nostri 450 'ambasciatori', a cui spetterà poi il compito di farsi moltiplicatori e sensibilizzatori nelle diverse comunità di origine".
Fra gli appuntamenti più importanti del Giorno della Memoria sono stati ricordati Am grossen Wannsee , racconto teatrale in cinque quadri scritto e diretto da Emilio Frattini e Renzo Fracalossi e interpretato dagli attori del Club Armonia di Trento, in una coproduzione di Coordinamento Teatrale Trentino e Provincia autonoma di Trento; Processo alla banalità del male - Adolf Heichmann: un criminale moderno, dramma teatrale tratto da La banalità del male di Hannah Arendt, scritto e diretto da Maura Pettoruso e interpretato da Andrea Castelli, Alessia Dalla Costa e Stefano Detassis, in una coproduzione di Trento Spettacoli e Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione del Centro Servizi Culturali "S.Chiara" e della Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento. Il Muro, invece, è stato il titolo di una installazione fotografica in piazza Cesare Battisti curata dall'associazione "MeMO" e che rimarrà a disposizione dei trentino fino al 13 febbraio, mentre The Labyrinth e Pizza in Auschwitz sono i titoli di due film-documentario che verranno proiettati oggi al teatro "Cuminetti" di Trento, grazie a un'azione comune degli assessorati provinciali alla cultura e all'istruzione, in collaborazione con Religion Today Filmfestival, con Mandacarù "Festival Tutti nello stesso piatto" e col Centro Bernardo Clesio.
"Pagine da non dimenticare" è il titolo di una serie di interventi in alcune biblioteche pubbliche trentine con mostre fotografiche, incontri con gli autori e letture dedicate a giovani e adulti.
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Per il Presidente Dellai "questa giornata ribadisce la necessità di combattere qualsiasi traccia e forma di antisemitismo"
IL GIORNO DELLA MEMORIA È STATO RICORDATO ANCHE IN GIUNTA PROVINCIALE
In occasione del Giorno della Memoria 2012, il presidente Dellai ha brevemente informato stamani la Giunta su quanto è stato fatto quest'anno per ricordare il dramma epocale dell'Olocausto degli Ebrei. "I quasi cento appuntamenti che spaziano dal teatro al cinema, dalla musica alla poesia – ha tra l'altro detto Dellai, – sono oggi il pegno di testimonianza con cui la comunità trentina intende continuare ad avere memoria, a riflettere su quanto il male possa diventare devastante crudeltà. Ognuno di noi deve sentirsi obbligato in modo specifico a ricordare l'Olocausto e deve impegnarsi a essere concretamente solidale con gli Ebrei e a combattere in ogni modo qualsiasi traccia e forma di antisemitismo. La Memoria è l'unico antidoto all'indifferenza, à l'unico modo per combattere il negazionismo, per sradicare fin dall'inizio ogni forma di razzismo e di antisemitismo. Come ho già avuto modo di dire in molte occasioni, la Memoria non è mai fuori luogo, quando si tratta di ribadire l'intoccabilità della vita umana, la sacralità della giustizia, il rispetto di qualsiasi tipo di diversità".-