
Se per Lucrezia Reichlin bisogna tutelare le economie dai cambiamenti improvvisi, per Lorenzo Bini Smaghi il problema non è la quantità di debito ma la sua distribuzione nei paesi. Il problema vero, per lui, è che viene generato nei paesi sbagliati, mentre gli stati con una situazione economicamente più solida potrebbero permettersi di generare più debito. Il problema è come far sì che il debito sia sicuro, ovvero sostenibile. Il tema di fondo, per la Grecia ma anche per l'Italia, è la carenza di crescita: se si crescesse di più, il debito non rappresenterebbe un problema. Per Wolfgang Münchau per raggiungere la stabilità nell'Eurozona serviranno regole comuni in campo fiscale.
L'aver ritardato la ristrutturazione del debito – questo il pensiero di Lucrezia Reichlin - è costato molto alla Grecia e servirebbero regole che rendano possibile andare in bancarotta senza che questo significhi un problema enorme per gli altri. Bini Smaghi ha evidenziato che la sostenibilità del debito è influenzata da molti fattori, compresa la situazione politica. È quindi difficile controllare la situazione solo con le regole. Per questo, in un'economia avanzata, è complicato ristrutturare il debito: devi gestire la reazione dei mercati e controllare cosa succede nel sistema bancario valutando se ricapitalizzarlo. Quando ristrutturi il debito hai comunque bisogno di soldi e quindi crei altro debito. Il rapporto tra i tassi di interesse e la crescita, ha aggiunto, è fondamentale: avere tassi di interesse bassi è essenziale per la sostenibilità.
Oggi per la Grecia – ha aggiunto Lucrezia Reichlin –- il problema è definire un programma credibile che parta da un'analisi realistica della situazione; c'entrano concorrenza e competitività. Non si può chiedere alla Grecia di diventare come la Germania entro tre anni. "Questo no – ha convenuto Bini Smaghi – ma almeno avviare il percorso". L'economista ha inoltre ribadito che il default sovrano è un evento drammatico che non si è mai verificato senza generare una tragedia. E quindi va gestito con estrema cura per evitare il contagio ad altri paesi e che innocenti vengano colpiti. "E' un passaggio – ha detto Bini Smaghi - complicato è difficile e va evitato il più possibile. La Grecia ha bisogno di soldi, l'economia è in rosso. Ne ha bisogno per implementare il programma di riforme che prevede un aumento della spesa. Gli unici che possono darle soldi sono gli europei a meno che i greci non comincino a stampare moneta. La loro illusione è che andando in default risparmierebbero sui tassi di interesse".
"La cosa più importante – ha sostenuto Lucrezia Reichlin – è impedire uno stato di totale confusione entro tre mesi. Si devono fissare priorità è stabilire condizioni sul programma di riforme per ottenere sostenibilità sul lungo periodo".
"Arrivano segnali contraddittori dalla Grecia – ha aggiunto Münchau - e non ho capito se vogliono o no restare nell'Eurozona. Entro la prossima settimana sapremo qualcosa di più. Una decisione dovrà essere presa". "I sondaggi – ha concluso Bini Smaghi – dicono che la Grecia vuole rimanere in Europa. Cercheranno di negoziare un accordo fino all'ultimo minuto". -