È in programma venerdì 31 agosto alle 20.30 presso la chiesetta di Santa Apollonia in località Manzano (Val di Gresta – Comune di Mori) l'ultimo appuntamento del progetto "Il Canto delle Pietre", ciclo di rappresentazioni promosso dalla Comunità della Vallagarina, dall'Assessorato alla cultura della Provincia autonoma e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento.
Il progetto punta a riscoprire i luoghi dove l'uomo ha impresso il proprio senso del sacro al paesaggio, dove si è fermato a pregare, ma anche dove ha sostato per cercare riposo o per chiedere aiuto. Sono stati individuati, per questa seconda edizione della rassegna, quattro edifici sacri, autentici gioielli architettonici, che colpiscono ancora con un fascino e una spiritualità che non hanno riscontro in altre opere, pur splendide, dell'architettura religiosa e che rivestono un ruolo cruciale nel paesaggio alpino. Queste chiese si pongono ancora oggi come riferimenti, tappe, soste nel nostro cammino.
Le rappresentazioni popolari, basate su ricostruzioni storiche e interventi musicali, fanno riferimento a momenti di festa e di aggregazione delle comunità, che si raccolgono e si aprono ai loro ospiti per comunicare tracce e segni di lontane origini. Durante gli eventi i visitatori potranno incontrare dei pellegrini-attori che racconteranno la storia del luogo o la loro esperienza di viaggiatori.
"Il canto delle pietre"
L'azione teatrale, che avrà per protagonisti gli attori della "Compagnia delle Arti", si svolgerà sul sagrato della piccola chiesa e ricostruirà le vicende che – nei secoli – ne caratterizzarono la frequentazione da parte di pellegrini e fedeli. L'edificio è posto su un piccolo dosso, lungo la strada della Lasta che da Manzano scende a Mori Vecchio. Da qui lo sguardo spazia dalla piana di Mori all'altopiano di Brentonico, e poi il Monte Altissimo, le montagne della Vallarsa e l'altopiano dei Monti Lessini.
Santa Apollonia, la cui costruzione risale alla prima metà del XVII secolo, è una rustica chiesetta dal tetto a due spioventi coperto di lastre in pietra e con, giustapposto al lato settentrionale, un piccolo campanile che termina con un'ardita piramide quadrangolare, tronca, tutta di pietra grigia. La navata è coperta da una volta a botte e, sopra l'arco principale, sono visibili i resti di una scritta ora illeggibile; un documento, però, testimonia che quella scritta diceva: "Paolo Vittori ha fato fare questa chiesa per sua devocione 1646". Sembra che fino dalla sua fondazione l'edificio sia sempre stato impiegato un solo giorno nell'anno: il 9 novembre, giorno di Santa Apollonia. Dagli "Atti visitali" depositati presso l'archivio della Curia di Trento risulta inoltre che la chiesa veniva utilizzata in alcuni periodi dell'anno come magazzino o ripostiglio per attrezzi agricoli o prodotti della terra.
L'azione scenica farà accenno anche alla vita di Santa Apollonia. La storia del suo martirio ci è giunta tramite il racconto da Eusebio di Cesarea (265 – 340) in cui si narrano gli avvenimenti dei quali era stato testimone. Tra il 249 e il 250 in Alessandria d'Egitto scoppiò una sommossa popolare contro i cristiani e Apollonia, un'anziana donna cristiana non sposata che aveva aiutato i cristiani e fatto opera di apostolato, venne catturata e percossa. Secondo la tradizione popolare le furono divelti i denti con le tenaglie. Venne poi preparato un gran fuoco per bruciarla viva se non avesse pronunciato delle bestemmie. Riuscita a liberarsi con un'astuzia dalle mani della plebe, si lanciò da se tra le fiamme, dove morì.
Nella rappresentazione saranno impegnati gli attori Bruno Vanzo, Giuliana Germani e Mauro Gaddo. La componente musicale sarà affidata al gruppo "Musica Officinalis". I costumi sono firmati da Chiara Defant; fonica e luministica saranno realizzati da InfoMusic.
Lo spettacolo, organizzato in collaborazione con il Comune di Mori, avrà inizio alle 20.30 e il pubblico potrà assistervi gratuitamente.
Musicua Officinalis
Nati nella primavera del 1997, i Musica Officinalis sono un'originale formazione di esplorazione sonora tra musica antica e musica dei popoli. A caratterizzare il gruppo sono lo spirito di libertà nelle scelte stilistiche, il senso di sperimentazione nella gestione del materiale di studio e la ricerca di una vitalità interpretativa emozionante.
Provenienti da diverse esperienze musicali quali studi classici, scuole di musica popolare, ricerche etno-musicologiche sul campo, i Musica Officinalis svolgono un'intensa attività concertistica in numerose rassegne, festival e rievocazioni storiche in Italia e all'estero.
Informazioni:
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Tel. 0461 213834
N.verde 800 013952
da lunedì a sabato
dalle ore 15 alle ore 19
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