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Promemoria_Auschwitz.EU è un’iniziativa finanziata dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Provincia autonoma di Bolzano e dal Land Tirol. Fra i curatori Arciragazzi di Bolzano, Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste e Arci del Trentino e, nella regione Trentino Alto Adige, dall'associazione Deina, con il patrocinio del Senato della Repubblica. Si è trattato non solo di un viaggio ma di un vero e proprio percorso di conoscenza e sensibilizzazione che ha portato più di 300 ragazzi, 150 trentini, 150 altoatesini e più di 20 del Tirolo, dai 17 ai 25 anni, ad approfondire il tema dei totalitarismi e della Shoah. Un progetto educativo, mirato all’attualizzazione degli insegnamenti della storia, all’impegno sociale e alla partecipazione democratica.
All’appuntamento di oggi hanno partecipato anche le istituzioni. Oltre all’assessora alle Politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento Sara Ferrari, il vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano Christian Tommasini (con delega alla Cultura italiana e alle Politiche Giovanili) e un rappresentante dell’assessorato alle Politiche giovanili del Tirolo. I ragazzi hanno ricevuto anche un messaggio da Florian Mussner (assessore alla Cultura Ladina) e Philipp Achammer (assessore alla Cultura tedesca). Fra i partecipanti i rappresentanti dei partner locali del progetto, Arciragazzi Bolzano, AGJD, Arci , oltre al presidente nazionale di Deina Alessandro Huber e al presidente di Deina Trentino Alto Adige Filippo Bonadiman.
Ai 300 giovani che hanno partecipato all'esperienza ha portato i suoi saluti Sandro Schmid, presidente dell'Anpi-Associazione nazionale partigiani d'Italia di Trento, per il quale il senso profondo di un viaggio così è innanzitutto il rispetto della persona umana. "Continuate su questa strada - ha aggiunto - . Lavorate nelle scuole, lavorate nei circoli. Portate ovunque la vostra testimonianza".
Christian Tommasini ha sottolineato a sua volta come questo progetto diventi sempre più importante. "E' un'esperienza- ha aggiunto - che può cambiare la vita. Dobbiamo conoscere la storia. La memoria oggi siamo noi. Nel mentre ritornano le frontiere noi, che siamo tre piccole province, ma al centro dell'Europa, dobbiamo rappresentare con convinzione una piattaforma di collegamento e non un elemento di chiusura".
Immagini a cura dell'ufficio stampa