Le “Scuole di seconda opportunità” si rivolgono a giovani alunni/e della scuola secondaria di primo grado o per l’assolvimento del diritto/dovere all'istruzione. In queste scuole operano insegnanti, educatori, operatori specializzati; vengono impiegate metodologie didattiche innovative, basate sulla cooperazione, la valorizzazione dell’esperienza, le tecnologie adatte per imparare. Dopo essersi incontrate a Rovereto lo scorso aprile in occasione di Educa, il festival dell’educazione, alcune scuole di seconda opportunità propongono ora questo momento di approfondimento pedagogico e sociale.
Il motto “I care”, scritto su una parete della scuola di Barbiana, pone – ancora oggi – la domanda relativa a cosa ci importi davvero, cosa ci preoccupi. Egoismo e politica sono antitetici, interesse privato e collettivo entrano spesso in conflitto. Educare al senso della politica e ad una cittadinanza reale è oggi compito irrinunciabile, benché arduo, della scuola e delle molte esperienze educative extrascolastiche. A partire dall'esperienza delle scuole di seconda opportunità, che nascono per accogliere chi da scuola viene espulso, si cercheranno risposte concrete su come educare alla politica e alla cittadinanza; si proverà a leggere criticamente e “politicamente” i fenomeni odierni, innanzitutto quello dell’insuccesso scolastico, che generano contraddizioni.
Nella mattinata interverrà anche l’onorevole Milena Santerini, esperta di problemi dell’inclusione scolastica, la quale sostiene come sia “necessario rinsaldare nei giovani la cittadinanza, intesa come senso di un progetto futuro, di uno status”. In Parlamento si è inoltre battuta contro la dispersione scolastica e sulla cittadinanza che inizia dalla scuola: “Per essere cittadini – sottolinea l’onorevole Santerini – serve avere un senso di appartenenza e strumenti che devono essere dati dalla scuola. Gli studenti quindi che abbandonano la scuola non riescono ad acquisire tali strumenti.” Rispetto a questo Santerini ha lavorato con le istituzioni scolastiche su più livelli e in settembre ha presentato una proposta di legge per valutare le competenze di cittadinanza nella scuola, che presenterà a Trento nel corso del seminario.
Ad aprire i lavori saranno Livia Ferrario, dirigente Dip.to Conoscenza - Pat, don Armando Zappolini, presidente naz.le C.N.C.A., Andrea Schelfi, dirigente IFP S.Pertini e a seguire Piergiorgio Reggio, presidente della Fondazione Franco Demarchi, parlerà del contributo della scuole di seconda opportunità in merito ad educazione, politica e cittadinanza.
Il seminario è gratuito previa iscrizione (www.iprase.tn.it/Os8Ls) e si rivolge a docenti delle scuole medie secondarie di primo e secondo grado (in particolare biennio) e della formazione professionale, insegnanti ed educatori delle scuole di seconda opportunità provenienti da realtà anche fuori provincia, educatori ed operatori sociali professionali e/o volontari impegnati in progetti educativi extrascolastici di contrasto della dispersione.