Dopo aver ospitato nelle due edizioni precedenti la Kremerata Baltica e i suoi musicisti sempre orientati all'esplorazione, la Campiglio Special Week torna con una terza edizione (1-7 settembre) per portarci letteralmente nelle nuove terre, quelle rese note agli europei proprio dai grandi viaggi d'esplorazione a cavallo del Quattro-Cinquecento. Questa volta però ad arrivare a noi non sono racconti esotici, notizie di leggendarie civiltà perse nell'Amazzonia o frutti e animali mai visti prima... a giungere in Trentino è – da un'idea di Gabriele Mirabassi – una composita e ricchissima scena musicale capace di conquistare il mondo, quella del Brasile, che per sette giorni segnerà questo particolare festival nel festival (de I Suoni delle Dolomiti) e numerosi luoghi di Madonna di Campiglio, delle Dolomiti di Brenta e della Val Rendena.
Per sette giorni la Campiglio Special Week si muoverà tra spazi aperti, malghe e saloni storici, per proporre ritmi di festa, colte e raffinate musiche d'autore, passionali canzoni popolari e le straordinarie doti di strumentisti che percorrono tradizioni o si aprono all'innovazione imbracciando gli strumenti tipici della musica brasiliana.
A inaugurare il programma che porta il Brasile a duemila metri di quota saranno il grande fisarmonicista brasiliano Toninho Ferragutti, i violoncellisti italiani Mario Brunello e Walter Vestidello, il greco ma brasiliano di adozione Dimos Goudaroulis el'irlandese Naomi Berrill che salutano il sorgere del sole all'Alba di domenica I settembre (ore 6.30) a Pra Castron di Flavona nelle Dolomiti di Brenta.
L'appuntamento del 1 settembre però è anche il punto di partenza per un trekking di tre giorni che vedrà i violoncellisti e i compagni di cammino percorrere i sentieri che da Pra Castron di Flavona li condurranno da un lato tra alcune delle cime che hanno fatto la storia dell'alpinismo dolomitico in un paesaggio unico e dall'altro lato esploreranno le connessioni tra musica classica e brasiliana, tra compositori barocchi e grandi artisti d'oltreoceano in un affascinate alternarsi di mondi lontani.
Toninho Ferragutti è un esponente di prim'ordine della nuova musica brasiliana. Il suo strumento, la fisarmonica ha una grande importanza soprattutto nella musica del nordest Brasiliano. Figlio d'arte, infatti il padre Pedro Ferragutti era compositore e musicista di sassofono, Toninho ha scelto come strumento di vocazione la fisarmonica collaborando con i maggiori artisti brasiliani e incidendo tredici album nei quali ha dato vita a una personalissima poetica sonora che vive di una fusione tra la ruvida tradizione fisarmonicistica nordestina e le sofisticate ed erudite sonorità urbane paulistane. Tra i riconoscimenti che ha ricevuto si annoverano varie nomination al Grammy Latino, il Tim Award, il premio del Gobernador do Estado de São Paolo e il premio Música Brasileira. Sarà lui a salutare l'Alba e ad accompagnare la partenza del trekking dei 4 violoncelli capitanati da Mario Brunello – gli altri sono Dimos Goudaroulis, Naomi Berrill, Walter Vestidello – che nel concerto dell'Alba dialogheranno con l'artista brasiliano creando un mix inusuale tra sonorità d'oltreoceano e musica barocca, tra produzione colta e tradizione popolare, preludio a un percorso di ricerca e approfondimento che durerà tre giorni lungo i sentieri delle Dolomiti di Brenta.
La presenza dei violoncellisti sia all'Alba sia al trekking ha un forte significato simbolico visto che questo strumento ha un posto privilegiato nella tradizione musicale brasiliana ed ha saputo interagire positivamente con molti altri contesti dal folk al jazz.
I grandi interpreti di questo strumento che sono protagonisti dell'Alba e del Trekking sono Mario Brunello che ormai non ha bisogno di presentazioni per il pubblico de I Suoni; il greco Dimos Goudaroulis che dalla musica classica e in particolare barocca ha saputo muoversi tra jazz e musica brasiliana al fianco di artisti come Toninho Ferragutti e Jaques Morelenbaum; la giovane irlandese Naomi Berrill che ha utilizzato il violoncello per esplorare la musica popolare irlandese, per scrivere e produrre testi propri e per confrontarsi anche con nomi importanti del jazz o del cantautorato come Billie Holiday, Nina Simone, Nick Drake. Completa il quartetto Walter Vestidello, violoncellista trevigiano che da lungo tempo si dedica allo studio di musiche del XVI-XVIII secolo, collabora con l’Orchestra Mozart, in cui è stato chiamato a coprire il posto di primo violoncello, e fa parte dei Sonatori de la Gioiosa Marca: anche lui non immune al fascino sottile della musica brasiliana.
Come si raggiunge il luogo del concerto
Il luogo del concerto all'alba è raggiungibile da Passo Campo Carlo Magno con telecabina Grostè, aperta per l’occasione dalle ore 4 (portata oraria 2.200 persone, costo a/r € 19,40) e poi a piedi seguendo il segnavia 306/Sentiero delle Palete in 30 minuti di cammino (dislivello in discesa 150 metri, difficoltà E).
Escursione con le Guide Apine del Trentino
È possibile partecipare a un'escursione con le Guide Alpine del Trentino, dopo il concerto, che porta a Campo Carlo Magno passando per il Rifugio Graffer, la Val Gelada e Malga Mondrifrà (ore 5 di cammino, dislivello in discesa 1.110 metri, difficoltà E).
Partecipazione a pagamento prenotando presso le Guide Alpine Madonna di Campiglio ai numeri 0465 442634 / 335 7193660 e gratuita con prenotazione obbligatoria e fino ad esaurimento posti presso l’Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena (al numero 0465 447501) per i possessori di Dolomeet Card e di Trentino Guest Card (possibilità di prenotazione anche sul sito visittrentino.info/card).
In caso di maltempo il concerto non viene recuperato.
Info +39 0465 447501