Alla presentazione del dvd-rom l'assessore Panizza ha sottolineato l'importanza di questa pubblicazione per la funzione trasversale che gli è propria, tanto da renderlo uno strumento accessibile a tutti, utile sia in ambito didattico che per la sartoria e gli operatori del settore dei costumi. Da tempo si assiste alla necessità di approfondire la conoscenza del costume popolare del Trentino, per rendere più forte il legame con la propria identità. Molti cori e bande hanno rivisitato la loro divisa in chiave tradizionale e il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina si è dedicato a questo interessante ambito di studio in diverse occasioni, come ha sottolineato il direttore del Museo Giovanni Kezich, ospitando il raduno provinciale dei Gruppi folkloristici del Trentino nel 2010 e organizzando nella scorsa estate la mostra "Il costume del volk. Vestirsi alla paesana nel Trentino di oggi", con l'esposizione di circa ottanta costumi diversi.
Recentemente è stata inoltre pubblicata la terza edizione del volume "I costumi popolari del Trentino negli acquerelli di Carl von Lutterotti", a cura di Gian Paolo Gri e Chiara San Giuseppe, un libro che documenta e raccoglie le raffigurazioni di Lutterotti, giudice di origini bolzanine, viaggiatore attento e curioso, che documentò i costumi tirolesi delle genti che incontrava nei suoi viaggi. Sulla base degli schizzi realizzati dal vero, il nobiluomo lavorò dei piccoli acquerelli che ritraggono gli abitanti delle valli nei costumi festivi della loro zona di appartenenza. Le sedici tavole, con soggetti femminili e maschili, sono state elaborate dal designer Andrea Foches per animare attraverso il gioco i singoli particolari dei costumi, camicie, gonne e grembiuli per le donne, calzoni e cinture per gli uomini, cappelli, acconciature, scarpe e giacche, che si possono scambiare tra loro per dar vita al proprio abito tradizionale ideale. La possibilità di stampare il costume realizzato permette di conservare la propria personale creazione.
"Il lavoro di Foches - ha sottolineato Kezich - vuole trasformare gli acquerelli di Lutterotti in qualcosa di analizzabile e interattivo, mantenendo la ludicità del linguaggio usato, senza appesantimenti ideologici, con spunti didattici che trasmettono la fattura del costume tradizionale nei diversi elementi di cui era composto". Il presidente del Museo di San Michele, Lorenzo Baratter, ha infatti precisato che questo prodotto multimediale permette di portare i costumi nelle scuole, con uno studio realizzato con attenzione analitica e al contempo rendendo l'argomento più accessibile e piacevole. (df) -
Presentato ieri l'ultimo lavoro del designer trentino Andrea Foches edito dal Museo di San Michele
I COSTUMI POPOLARI DIVENTANO UN GIOCO INTERATTIVO
"Con questo software, lo studio dei costumi tradizionali è uscito dall'ambito della ricerca per diventare conoscenza diffusa" così ha commentato l'assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione della Provincia autonoma di Trento, Franco Panizza, la pubblicazione da parte del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina del gioco interattivo "I costumi del Trentino – I figurini etnografici di Carl von Lutterotti (1826) in un gioco interattivo di Andrea Foches". Presentato ieri nella sala stampa di piazza Dante, il software permette di giocare con i singoli componenti dei trentadue costumi ritratti dal bolzanino von Lutterotti nella prima metà dell'Ottocento, sostituendoli, e scambiandoli per costruire il proprio costume ideale. Le combinazioni possibili sono più di 5 miliardi.-