"La presenza dei giovani alla Cop26 all'interno del progetto che da ormai 10 anni porta i ragazzi trentini alle Conferenze Onu sul clima -sottolinea l'assessore all'ambiente Tonina - si colloca in linea con le politiche della Provincia autonoma, che mettono il tema del clima e della tutela dell'ambiente in cima all'agenda di governo, e che sono contenute nella Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile approvata dalla Giunta provinciale e di cui ieri è stato firmato il Patto. La salvaguardia ambientale è infatti una sfida da vincere anche per le generazioni più giovani".
Per l'assessore Bisesti, "il percorso compiuto dagli universitari trentini presenti alla Cop26 a partire dalla Conferenza dei giovani sul clima del Trentino Alto Adige, è molto importante. Il ruolo dei giovani, sempre più consapevoli dei temi ambientali, sarà fondamentale per accompagnare l’attuazione degli interventi, un percorso nel quale il Trentino grazie alla sua autonomia potrà essere di esempio per il resto del Paese e a livello internazionale. La Provincia autonoma nel campo della formazione e dell'istruzione, a tutti i livelli, si sta impegnando per aumentare la conoscenza dei giovani trentini rispetto al tema del clima".
Alla Cop26 di Glasgow, la delegazione del progetto sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento è composta dagli studenti: Elisa Lunardelli, Emma Leoni, Emiliano Campisi, Enrico Chiogna, Ilaria Bionda, Irene Trombini, Gaetano Sciarotta, Mayra Boscato, Rosa Maria Currò e Simone Predelli. Presenti in Scozia anche Lavinia Laiti (dell'Agenzia provinciale per l'ambiente), Daniele Saguto (Associazione In Medias Res) e Elisa Calliari (University College London). Il coordinamento del progetto è assicurato da Paulo Lima dell'Associazione Viração&Jangada, il supporto scientifico dal climatologo di Appa Roberto Barbiero.