
C'è già una tappa ravvicinata visto che entro i primi di giugno dovrà essere ratificata l'intesa tra Ministero e Regione, un passaggio che il decreto legislativo 16/2017 vuole avvenga con procedura concertata con le parti sindacali.
L'obiettivo è quello di valorizzare le professionalità in campo che hanno consentito di collocare ai primi posti delle classifiche nazionali il sistema giudiziario trentino. "La volontà politica - ha commentato Ugo Rossi - è di garantire questo personale sia sotto il profilo retributivo sia per quanto riguarda il riconoscimento della professionalità attuale ma, mi viene da dire, anche futura in considerazione del fatto che - a regime - queste specializzazioni faranno parte dell'organico della Regione e quindi coinvolte nella partita del rinnovo contrattuale che si aprirà a breve".
Stamani sono stati confermati alcuni orientamenti di massima su cui la discussione sindacale è già iniziata, dall'aumento retributivo che si aggira attorno al valore medio del 7% ai corsi di formazione, al riconoscimento dei livelli professionali con un meccanismo sincronizzato ai percorsi di carriera del resto d'Italia.
L'operazione, hanno ricordato Kompatscher e Rossi si inquadra all'interno di precise garanzie, nel rispetto dell'indipendenza della magistratura che "potrà contare - ha detto il governatore trentino - su una struttura di supporto ancora più preparata e anche su infrastrutture più moderne ed i cittadini potranno quindi beneficiare di una macchina che potrà offrire qualità e velocità ancora maggiori".
Si rafforza nel contempo l'idea di poter attivare una apposita agenzia - si pensa ad un cada alla cui nomina possa concorrere anche il Ministero di grazie e giustizia - in grado di gestire le funzioni affidate dalla nuova competenza. "Quando tutti i passaggi saranno completati - ha spiegato Ugo Rossi - un organo tecnico come questo, cui affidare la gestione di questa attività di supporto, potrebbe rendere ancora più indipendente la gestione di questa nuova competenza rispetto all'organizzazione politico-amministrativa dell'ente Regione". Un altro modo, insomma, per dire che attraverso regole chiare e condivise efficienza ed efficacia andranno di pari passo. Proprio quello che serve ad un territorio come Trentino e Alto Adige che scommette tutto sulla competitività.