Alla cerimonia di stamane, che si è svolta al termine della messa celebrata da don Luigi Amadori, nella piazza della chiesa di Santa Maria Assunta, ai piedi del monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre, ha partecipato anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha voluto sottolineare l'importanza di queste iniziative alle quali è affidato il non facile compito di tramandare alle generazioni più giovani, quelle che la guerra non l'hanno conosciuta e forse nemmeno sentita raccontare, quell'avvertimento a non calare mai la guardia e a difendere i valori della pace. "Ho ben presente gli sguardi attoniti degli studenti con i quali ho avuto la fortuna di condividere un tratto del viaggio ad Auschwitz con il Treno della memoria - ha detto Fugatti - e credo che il nostro primo impegno, come adulti e non solo come rappresentanti delle istituzioni, sia quello di evitare che il tempo o l'abitudine facciano scivolare nell'indifferenza o nell'ignoranza ciò che invece deve rimanere un monito costante".
Alla cerimonia hanno portato il loro contributo anche Francesca Olivotto per Arci, Mara Rossi per Anpi e Stefano Libera per l'Associazione internati. In chiusura il vicesindaco Lorenza Cavazzani ha ringraziato gli organizzatori non solo a nome dell'amministrazione comunale - era presente l'assessore Franchini, anch'egli figlio di un internato - ma anche per conto della propria famiglia che in quel campo di concentramento perse un giovane poco più che ventenne.
Programma https://www.cultura.trentino.it/Biblio/Rassegne-Biblio/Giorno-della-Memoria-2020