“Questa è un’occasione importante per capire ed approfondire gli eventi di un passato tragico - ha sottolineato Giacomo Pangrazzi, presidente della CPS – che ha riguardato migliaia di persone”. “La scuola è qui per aiutarvi a comprendere. Dobbiamo ricordare, approfondire la realtà storica e superare le barriere culturali” gli ha fatto eco l’assessore Bisesti introducendo un interessante dibattito supportato dai contributi degli studenti che hanno ribadito l’importanza di concetti quali il rispetto, la convivenza e l’importanza dei diritti umani per progettare un futuro che non ripeta gli errori del passato.
La mattinata è stata scandita dai preziosi spunti forniti dagli esperti che hanno condiviso il risultato dei loro studi e della loro personale esperienza. Dopo un’interessante inquadramento storico caratterizzato dalla narrazione di toccanti racconti che hanno riguardato anche la sfera famigliare, Roberto De Bernardis, presidente ANVGD del Trentino ha spigato con grande umanità il dramma degli esuli che, per le note vicende del confine orientale, hanno dovuto reinventarsi una vita lontani dalla loro terra, dalle loro tradizioni e dai loro affetti.
A seguire Elena Tonezzer, ricercatrice della Fondazione Museo storico ha portato un prezioso contributo frutto di una ricerca da lei condotta nel contesto del Progetto Memoria. In quell'occasione, grazie alla collaborazione con il Comitato provinciale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la storica ha incontrato e intervistato 25 testimoni, raccogliendone le memorie della guerra, della partenza e dell'arrivo in Trentino. Le interviste ai testimoni dell’esodo sono state racchiuse in un documentario di Lorenzo Peverello dal titolo “Volti di un esodo” che è stato proiettato in sala e ha offerto ulteriori spunti al dibattito.