Dai dati PASSI, aggiornati al 2016, risulta che in Trentino la prevalenza di persone adulte con sintomi che definiscono lo stato di depressione è del 5%(circa 17.000 persone). In Italia questa prevalenza è mediamente del 6%.
Sono più a rischio di avere sintomi depressivi:
- le donne (6% rispetto al 3% degli uomini)
- le persone che arrivano con difficoltà a fine mese (9% di chi ha difficoltà economiche, rispetto al 3% di chi non ha nessuna difficoltà)
- chi ha almeno una patologia cronica (7% vs 4% di chi non ha patologie)
La prevalenza delle persone con sintomi di depressione non mostra differenze tra gli ambiti territoriali provinciali, né cambiamenti nel tempo (anni 2008-2016). Oltre un terzo (34%) di chi presenta sintomi di depressione non ne ha mai parlato con nessuno, il 28% si è rivolto ad un medico o altro operatore sanitario, il 22% ne ha parlato in famiglia o con amici, il 16% ad entrambi (medico e famiglia/amici). Gli uomini e gli stranieri hanno più difficoltà a esprimere il proprio disagio. In conclusione la sintomatologia depressiva interessa in Trentino una percentuale relativamente piccola della popolazione e non mostra un aumento negli anni. Il disagio mentale rimane comunque un problema importante, delicato e difficile da affrontare.
In questo ambito risulta fondamentale:
- sensibilizzare la popolazione a non sottovalutare lo stato depressivo e a parlarne
- invitare gli operatori sanitari a facilitare la comunicazione dei loro assistiti anche sugli aspetti di salute mentale (ponendo maggiore attenzione agli uomini e agli stranieri che hanno maggiore difficoltà a esprimere il proprio disagio).
Per approfondimenti: http://www.euro.who.int/en/media-centre/events/events/2017/04/world-health-day-2017-depression-lets-talk