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La Provincia segue con grande attenzione il tema, con una serie di azioni sempre più mirate a sostenere i pazienti e le loro famiglie. Il Centro di Riferimento Provinciale per l’Autismo (presso Villa Igea) dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari è attivo dal 2013 e rappresenta il centro aziendale di secondo livello per i disturbi dello spettro dell’autismo in età evolutiva. Dal 2015 ha avviato la formazione degli operatori e l’attività clinica dedicata all’età adulta. Nel Centro opera una équipe multiprofessionale e multidisciplinare costituita da medici e professionisti della riabilitazione con specifica formazione. Al Centro sono stati ad oggi valutati 320 pazienti (adulti e bambini).
La rete sanitaria dedicata alle persone con Asd è poi da tempo coinvolta in attività di formazione sul tema della prevenzione e degli interventi precoci. È in atto dal 2014 una rete tra pediatri di libera scelta e Neuropsichiatria Infantile per la diffusione di strategie metodologiche e clinico-operative uniformi sul territorio provinciale rispetto al riconoscimento dei segnali precoci di disturbi del neurosviluppo. In particolare, il raccordo formalizzato tra i pediatri di libera scelta e i servizi di Neuropsichiatria Infantile è attualmente focalizzato sul percorso di screening precoce.
Negli ultimi anni, sono stati realizzati in forma sperimentale degli interventi finalizzati a promuovere il coinvolgimento attivo della famiglia durante il percorso diagnostico e nella fase di costruzione del progetto terapeutico, con il coinvolgimento di gruppi di genitori di bambini con esito positivo allo screening (percorsi “ponte” post diagnosi).
“L’attenzione verso le persone con autismo - prosegue l’assessore Segnana - richiede un sistema articolato di risposte integrate da parte delle istituzioni, dei servizi, delle famiglie, delle associazioni e dei cittadini. Ultima, ma solo in termini temporali non certo per importanza, è stata la decisione da parte della giunta provinciale di istituire una nuova Unità di missione semplice denominata "Disabilità e integrazione socio-sanitaria": la scelta è determinata dalla volontà dell'amministrazione di valorizzare l'ambito della disabilità e dell'integrazione all'interno di un'unica struttura organizzativa, per realizzare interventi unitari e coerenti a sostegno delle persone e delle famiglie”