Giovedì, 30 Giugno 2016 - 17:08 Comunicato 1442

L’assessore provinciale ha partecipato oggi in Vorarlberg alla conferenza di capi di Governo dell’istituzione transfrontaliera
Gilmozzi: “Da Arge Alp un aiuto all’identità politica e sociale delle Alpi e delle sue genti”

Nella mattinata di oggi si è tenuta a Bezau (Vorarlberg) la conferenza dei capi di Governo di Arge Alp. Markus Wallner, presidente del Vorarlberg, ha aperto l'incontro trattando alcuni tra i temi più attuali, quali la crisi dei rifugiati, il cambiamento climatico, la creazione di nuovi posti di lavoro nell'arco alpino, mobilità e trasporti. I capi di Governo hanno inoltre dato il loro benestare per l'attuazione di nuovi progetti transfrontalieri. Ai lavori ha partecipato, in rappresentanza del Trentino, l’assessore provinciale all’ambiente e infrastrutture, Mauro Gilmozzi: “In questo periodo assistiamo a cambiamenti globali che incidono su assetti istituzionali, finanziari ed economici e che in larga parte prescindono da aspetti territoriali e locali. Sempre più spesso assistiamo a tentativi di omologare le aree alpine alle aree metropolitane, i cui obiettivi possono essere comuni ma i cui strumenti e le logiche sono profondamente diverse. Arge Alp deve quindi interpretare tali cambiamenti recuperando il senso della politica, a sostegno della diversità culturale ma anche economica, trasformando la stessa da possibile criticità ad opportunità”. Dopo il vertice di Bezau, il Vorarlberg passa la presidenza alla Baviera.

I lavori della seduta odierna di Arge Alp hanno visto la discussione e l'approvazione di tre risoluzioni: occupazione nell’arco alpino, la politica climatica del futuro per l’arco alpino e, la più attuale, la gestione della crisi dei profughi. Su questi ultimo punto i capi di Governo alpini - ricordiamo che dell’Arge Alp fanno parte Baviera, Grigioni, Lombardia, Salisburgo, San Gallo, Alto Adige, San Gallo, Ticino, Tirolo, Trentino e Vorarlberg - hanno auspicato equilibrio nella gestione crisi e l’integrazione come una delle leve risolutive. 

Per quanto riguarda il clima, l'Arge Alp vede la necessità di una più forte cooperazione transfrontaliera, soprattutto nell'arco alpino, tanto più che le ripercussioni del cambiamento climatico non si fermano di fronte ai confini nazionali e la salvaguardia dello spazio alpino è un compito che investe tutti i settori della vita in tutte le regioni alpine: “L'arco alpino - recita la risoluzione sottoscritta oggi - deve diventare una regione modello per l'efficienza energetica e per le energie rinnovabili. Occorre potenziare la coibentazione degli edifici nell'area Arge Alp e l'efficienza dei sistemi di distribuzione di calore, applicando alle nuove costruzioni le tecnologie a basso consumo di energia e promuovendo l'impiego di sistemi di riscaldamento compatibili con l’ambiente”.

Infine, sul tema lavoro ed occupazione, l’assemblea ha concordato che l'arco alpino è un'area caratterizzata da dinamismo economico, in cui l'economia colpisce per la sua grande competitività e disponibilità all’innovazione: “La globalizzazione e l'interconnessione determinano però anche qui delle nuove sfide. In questo quadro diventa particolarmente rilevante la garanzia della forza economica e di una crescita compatibile con le risorse e le prospettive future. Si tratta perciò di creare delle condizioni quadro di politica economica ottimali e al tempo stesso eliminare gli ostacoli alla crescita. Soltanto un'economia competitiva, prestante e sostenibile è in grado di garantire la sicurezza sociale, l'occupazione e il benessere”. Da qui la necessità di poter contare, tra l’altro, su un sistema di mobilità e trasporti avanzato.

Buna parte della discussione è stata incentrata sul ruolo politico e strategico di Arge Alp. A questo proposito, l’assessore Gilmozzi ha sottolineato: “Il filo conduttore della politica di Arge Alp deve rimanere legato alla gente e ai bisogni dei territori alpini, perché le Alpi rappresentano sì una terra di sperimentazione ambientale a tutela di ecosistemi unici ma anche un’opportunità di sviluppo per le persone che le popolano e che ne curano la bellezza”. Continuando sul ruolo strategico di Arge Alp, Gilmozzi ha ribadito come sia “necessario fare gruppo a tutela della dimensione alpina, mix di lingue e popoli accomunati da un territorio dove da secoli convivono romanci, tedeschi, svizzeri, italiani, ladini e tedeschi. Il ruolo di Arge Alp sta in una dimensione alta della politica il cui fine è di aiutare i territori a trovare una dimensione politica”. 

Al termine della conferenza dei Capi di Governo sono stati consegnati i premi Arge Alp 2016: 3 premi principali e 7 premi di riconoscimento. Il bando di concorso si rivolgeva ad aziende, associazioni ma anche a istituzioni private e pubbliche delle regioni Arge Alp. A Bezau un dei premi di riconoscimento è andato al progetto “le formichine”, presentato dall’associazione di Rovereto Famiglia materna (questo il sito www.famigliamaterna.it). La giuria di Arge Alp ha riconosciuto nell’attività svolta dall’associazione trentina lo sviluppo di una rete, che si pone come obiettivo di organizzare tirocini di formazione e di assumere persone svantaggiate. Le Formichine hanno attivato una cooperazione di tipo transfrontaliera, che ha coinvolto 16 istituzioni e più di 50 aziende private. Nel 2015 sono state 120 le persone che (altrimenti disoccupate) sono state ricollocate sul mercato del lavoro. “Famiglia materna - ha riconosciuto Gilmozzi- rappresenta il Trentino solidale, realtà sociale che fa bene a tutti e che interpreta nella maniera più autentica i valori del territorio. Tutti noi siamo orgogliosi del successo del progetto e del riconoscimento internazionale”.(pff)

(pff)


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