Si sono conclusi a dicembre i progetti attivati nell’ambito del bando “Generazioni”. Lo scorso 30 novembre si era invece conclusa a Pieve di Bono–Prezzo la rassegna: 10 appuntamenti culturali distribuiti sull’intero territorio regionale. Il 2019 è stato un anno importante per “Generazioni”. Dopo diversi anni di festival nei due capoluoghi, si è infatti scelto di portare le iniziative nei territori, per raggiungere pubblici diversi e mobilitare energie nuove. La sfida lanciata dagli organizzatori è stata accolta con entusiasmo dalle Province autonome di Bolzano e Trento e dalla Regione autonoma Trentino–Alto Adige/Südtirol, che hanno sostenuto le attività organizzate nell’ambito del progetto. Ma il riscontro positivo è arrivato soprattutto dai destinatari delle iniziative: prima con il bando pubblicato a inizio giugno, che ha visto quasi 40 candidature e 13 percorsi attivati; poi con la rassegna di eventi, che ha portato sul territorio regionale 10 grandi appuntamenti culturali.
Particolarmente varia la natura delle proposte dei percorsi, articolate in regionali, provinciali o presentate autonomamente da un singolo soggetto (associazione, cooperativa, gruppo informale o altro). Fra tutte, citiamo il progetto regionale proposto da Impact Hub Trentino–Alto Adige, che, con la collaborazione di Weigh Station Bolzano e dei Comuni di Trento e Rovereto, ha mappato le professioni creative in regione; fra i progetti più piccoli, ricordiamo “Nice to meet you” di Team Base Zero, che ha utilizzato l’arte per esplorare i rapporti intergenerazionali, “Gestern, domani” della cooperativa Demos 2.0, per far incontrare chi vive nel quartiere Don Bosco di Bolzano, e “La Piazzetta” dell’associazione Infiorescenze, che ha inaugurato ad Ala un nuovo spazio culturale di comunità. Tutte le informazioni sui percorsi sono disponibili su www.generazioni.online . Significativi anche i risultati della rassegna Generazioni, che ha toccato Trento e Bolzano, ma anche i centri minori: Laives, Arco, Bressanone, Cles, Borgo Valsugana e Pieve di Bono-Prezzo. Una capillarità resa possibile dalla stretta collaborazione con le amministrazioni, con le istituzioni e i soggetti locali, che con entusiasmo hanno condiviso lo spirito della rassegna. L’accoglienza nelle comunità è stata via via crescente nel corso delle settimane, per un totale di oltre 3.000 persone coinvolte. Fra gli ospiti, alcuni nomi di primo piano della cultura, della musica, dello spettacolo e dello sport: Domenico Iannacone, Francesco Erbani, Benedetta Tobagi, Pupi Avati, Federica Cacciola, Riccardo Pittis, Paola Zukar, Francesco Vidotto, Stefano Mancuso, Federico Fubini, Alessandro Campagna e tanti altri. Cervello e motore di “Generazioni” sono le cooperative sociali Young Inside e Inside, attive ormai da diversi anni nell’organizzazione di eventi e nella gestione di progetti e percorsi di cittadinanza attiva. L’ufficio stampa e i social media sono stati curati invece dalla cooperativa Mercurio. Proficua la collaborazione con i media partner: i quotidiani L’Adige, Alto Adige e Trentino, il mensile Inside – Events&Culture e le emittenti Radio NBC e Radio Dolomiti.
Le Province autonome di Bolzano e Trento sono già al lavoro per creare le condizioni per la prosecuzione dell’esperienza. Lo scorso 30 dicembre, le due amministrazioni hanno sottoscritto la convenzione che apre la strada a un lavoro condiviso sui temi affrontati da Generazioni. L’accordo conferma l’impegno a promuovere progettazione e formazione sul territorio, nonché occasioni di incontro sull’autonomia giovanile. Soddisfatti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte e gli organizzatori della rassegna.
"È stato un percorso esaltante", secondo Giuliano Vettorato, assessore alla Cultura e alla Scuola italiana e vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano. "Siamo riusciti a centrare l’obiettivo che tutti noi, come squadra, ci eravamo prefissati fin dall’inizio: fare rete e incentivare una serie di collaborazioni, mettendo al centro i temi che per tutti noi, ma soprattutto per i giovani, rappresentano un punto di partenza importante per la propria crescita. Il dialogo intergenerazionale è fondamentale, seguendo un percorso vivace capace di risvegliare l’attenzione di tutti. Crediamo di essere riusciti a coinvolgere tante piccole realtà del nostro territorio, volgendo lo sguardo anche al vicino Trentino, con il quale la collaborazione è stata molto proficua e proseguirà anche in futuro. Il mondo sta cambiando, i giovani cercano nuove opportunità e hanno bisogno di ascolto, attenzione e tanta energia, che possano valorizzare per davvero il loro talento e il loro entusiasmo".
Per l’assessore all’Istruzione, Università e Cultura della Provincia autonoma di Trento, Mirko Bisesti, "I progetti e la rassegna di eventi hanno risposto appieno agli obiettivi che ci eravamo prefissati: hanno infatti evidenziato le grandi potenzialità del nostro territorio e la capacità di mettere in rete i diversi luoghi e le realtà provinciali e regionali. Il protagonismo giovanile è stato incentivato e supportato dalle amministrazioni locali, che hanno collaborato attivamente alla riuscita dei percorsi e degli eventi, in un confronto costruttivo e costante. Il progetto verrà rilanciato anche nel 2020, grazie a una nuova convenzione in materia di politiche giovanili tra la Provincia autonoma di Trento e la Provincia autonoma di Bolzano".
Per la coordinatrice del progetto e direttrice della rassegna, Alessandra Benacchio, "Generazioni è un'opportunità per dare valore al protagonismo di tante realtà presenti sul territorio regionale, soggetti che ogni giorno operano per produrre bellezza grazie a competenze che spesso si esprimono in approcci interdisciplinari. I progetti finanziati dal bando hanno risposto a sfide differenti, espressioni di territori eterogenei, ma tutti hanno saputo cogliere e sviluppare il concetto di scambio intergenerazionale, facendo dialogare giovani e meno giovani attraverso processi creativi, momenti di confronto e narrazioni. La rassegna è stata un altro prezioso strumento per mettere in circolo energie e per tessere nuove relazioni, ma anche per offrire occasioni di incontro e confronto oltre i consueti spazi urbani raggiungendo e coprogettando con attori locali iniziative con ricaduta anche in borghi e vallate".