L’intervento della Provincia va ad integrare una Convenzione già operativa tra Abi, l’organizzazione rappresentativa delle banche italiane, le parti sociali ed il Governo siglata lo scorso 30 marzo sulla base della quale le banche aderenti si sono impegnate a versare ai lavoratori in cassa integrazione 1.400 euro massimi a titolo di anticipo , in attesa dell’erogazione effettiva dei trattamenti da parte dell’Inps.
In questa attività, che presenta profili sociali, le banche operanti nella provincia di Trento potranno, pertanto, essere supportate dalla garanzia pubblica messa in campo dalla Provincia attraverso i Confidi nei casi in cui l’Inps non dovesse erogare, per un qualsiasi impedimento, i trattamenti di cassa integrazione richiesti.
Attraverso l’attivazione di una garanzia pubblica a favore del settore bancario (per un importo di 500.000 euro), la Provincia si pone l’obiettivo di massimizzare le possibilità di accesso alle anticipazioni da parte dei lavoratori. In considerazione di questa garanzia le banche aderenti all’iniziativa potranno infatti assicurare un apporto ancora più significativo ampliando ulteriormente la platea dei potenziali beneficiari delle anticipazioni e rendendo più fluide le procedure di riconoscimento dell’anticipo.
Come funziona
In concreto, il lavoratore che è in attesa del trattamento di cassa integrazione da parte dell’Inps, potrà recarsi presso la propria banca per richiedere un anticipo. La banca a sua volta potrà tempestivamente mettere a disposizione del lavoratore, a costo zero per lui, l’importo previsto dalla Convenzione nazionale Abi di 1.400 forfettario, qualora la sospensione prevista sia di 9 settimane (proporzionalmente ridotta per periodi più brevi od orario di sospensione inferiore). La copertura a garanzia del Confidi interverrà qualora la banca non abbia potuto essere rimborsata integralmente dall’Inps o non abbia potuto recuperare per altra via le somme anticipate al lavoratore.
La garanzia coprirà anche le operazioni di anticipazione delle banche a favore dei beneficiari dell’assegno ordinario erogato dal Fondo territoriale intersettoriale della Provincia autonoma di Trento (“Fit”), che costituisce uno strumento strategico di tutela di ampie categorie di lavoratori operanti nei settori del commercio, del turismo dei servizi e della cooperazione ed anche in aziende con un solo dipendente, e quindi riguarda una fetta particolarmente consistente di lavoratori che sono stati sospesi dal lavoro in questo periodo di emergenza. E’ previsto inoltre che vengano garantite le sospensioni dal lavoro non a zero ore, con possibilità quindi per le banche di effettuare anticipi anche in questi casi, fermo restando le condizioni della convenzione Abi sopra citata.
Le banche interessate ad aderire al Protocollo dovranno inviare il modulo di adesione allegato al Protocollo stesso ai seguenti indirizzi:
SERVIZIO LAVORO
serv.lavoro@pec.provincia.tn.it
CONFIDI TRENTINO IMPRESE
PEC: info@cti.tn.it
COOPERFIDI
PEC: cooperfidi@legalmail.it