Le attività di manovra hanno previsto dapprima l'apertura delle quattro paratoie, una alla volta per circa 10/15 minuti, con portata media di circa 25 metri cubi al secondo; successivamente sono state aperte tutte contemporaneamente per circa 10 minuti, raggiungendo la portata massima di circa 100 metri cubi al secondo. Le operazioni di apertura sono durate circa 4 ore e hanno comportato l’immissione nel lago di Garda di una quantità d’acqua contenuta, mista a limi e sabbie. Precisi protocolli e procedure hanno stabilito modalità e tempi dell’operazione, in base alla quantità di limo e sabbie che si depositano nel bacino di carico, fra le griglie di presa e lo sbarramento. Le attività sono state monitorate anche dall'Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA) che ha eseguito i controlli sulla qualità delle acque sia del fiume Adige che del lago di Garda. Durante il periodo di svolgimento sono state vietate la navigazione e le attività in genere sul lago per un raggio di 200 metri dallo sbocco della galleria. Il presidio ed il controllo in prossimità dello sbocco sono stati garantiti dal personale del Corpo forestale del Servizio Bacini montani e della Stazione forestale di Riva del Garda, in collaborazione con i Vigili del fuoco volontari di Nago-Torbole e Riva del Garda.
Il progetto esecutivo della galleria Adige-Garda fu approvato il 3 febbraio 1939 dal Comitato amministrativo del Magistrato alle Acque di Venezia e il primo marzo dello stesso anno fu dato avvio ai lavori. La galleria fu inaugurata il 18 maggio del 1959 dopo vent'anni dall’inizio dei lavori, interrotti alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. L'ultima apertura si è resa necessaria in occasione dell'evento meteorologico Vaia, che il 28 ottobre 2018 ha colpito tutto l’arco alpino. In tale occasione la galleria è rimasta aperta dalle 22:37 del 29 ottobre alle 16:12 del 30 ottobre, per un totale di 17 ore e 35 minuti, con una portata massima di 300 metri cubi al secondo. Il volume totale scaricato al lago di Garda è stato pari a 17.073.385 metri cubi. Un volume apparentemente enorme, ma relativo se si considera la notevole superficie del lago di Garda, che ha determinato un innalzamento del bacino di circa 5 centimetri. La galleria Adige-Garda è in grado di derivare fino a 500 metri cubi al secondo.
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