[allegato "Grigno_firma accordo.JPG" eliminato da Annalisa Campolongo/U. Stampa/PAT]
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"Questo risultato colto in Valsugana – commenta Alessandro Olivi, assessore all'Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento – assume un particolare rilievo se pensiamo che la crisi dell'ex Omga è stata tra il 2008 e il 2010 una delle situazioni più complicate, che aggiunta ad altre situazioni critiche registrate sul medesimo territorio ha finito per pesare in modo rilevante sull'occupazione. È quindi importante recuperare oggi questo segno di vivacità economica e sociale di un'area che mantiene una forte vocazione produttiva. Le sei aziende che si insedieranno nell'immobile hanno peraltro numeri occupazionali molto interessanti".
"Ciò testimonia ancora una volta – conclude Olivi – che l'avere acquisito, a fronte di situazioni di crisi, compendi produttivi come quello di Grigno è condizione che permette ora di riassegnare quegli spazi ad altre imprese. Così facendo Trentino Sviluppo riesce ad incidere con rapidità e flessibilità non solo a vantaggio delle grandi imprese ma anche attivando percorsi di stimolo e di attrazione tarati su una filiera di piccole e medie imprese".
"Un immobile che è nella disponibilità di Trentino Sviluppo dal gennaio 2011 – ricorda il presidente Diego Laner – a seguito del concordato preventivo Gamma Spa. Il recupero di quel complesso industriale, a seguito di un iter portato avanti con grande rapidità, rappresenta oggi una risposta concreta alle aspettative di piccole aziende locali e contribuirà a rafforzare le stesse ed il tessuto economico locale. Entro un paio di mesi contiamo di concludere l'atto di cessione e siamo in fase avanzata di trattativa per vendere anche gli ultimi 3 mila metri che ad oggi rimangono nella disponibilità di Trentino Sviluppo".
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Grigno, Leopoldo Fogarotto. "Un'iniziativa importante – ha evidenziato - in particolare per le ricadute occupazionali, ed il Comune farà la propria parte per assicurare la massima celerità nelle adempienze amministrative che sono di sua competenza".
Oltre 19 mila metri quadrati di superficie complessiva, di cui 10 mila metri quadri di capannone: questi gli spazi disponibili presso lo stabilimento di Grigno, rimessi sul mercato da Trentino Sviluppo dopo la cessazione dell'attività da parte di Omga Spa, azienda specializzata nella produzione di macchine per la lavorazione del legno.
Ad aggiudicarseli, aderendo ad un bando emesso il 31 marzo 2011, sei aziende medio piccole. tutte del posto, che in aggiunta agli oneri derivanti dal contratto di locazione finanziaria (questa la modalità scelta per la cessione), investiranno altri 700 mila euro per il recupero e l'apprestamento dell'immobile. Sono la Geoturn Srl, che acquisirà circa 5 mila metri, la metà della superficie coperta disponibile dentro il sito industriale, azienda specializzata nella fabbricazione di strutture metalliche, produzione di barriere antirumore e pannelli fonoassorbenti; attiva dal settembre 2010, attualmente impiega sei dipendenti nello stabilimento ex Ares di Grigno, dove ha sede. Gli altri 2.100 metri quadrati verranno invece suddivisi tra cinque piccole aziende: l'Impresa Edile Gasperini Lucio, che ha sede a Grigno e negli spazi dell'ex Omga ha chiesto 533 mq, la Termoidraulica Gasperini (sede a Grigno, 2 dipendenti, ha chiesto 176 mq), la Lumen Impianti Elettrici (sede a Grigno, 1 dipendente, ha chiesto 356 mq) e le imprese individuali Furlan Cristian (533 mq, attualmente ha sede a Grigno), carpenteria metallica, e Gonzo Manlio (350 mq, sede a Levico), che si occupa di commercio all'ingrosso di materiali ferrosi e rottami.
Infine Trentino Sviluppo manterrà per il momento la proprietà degli ulteriori 2.800 metri quadrati, ma si stanno concretizzando le iniziative finalizzate a cedere anche quell'ultima porzione, così da ottimizzare gli spazi del complesso produttivo.
I sei piani industriali, attentamente valutati da Trentino Sviluppo, prevedono infatti un incremento dell'occupazione, già a partire dal 2012, arrivando a regime a 61 unità lavorative annue (ULA) a fronte delle attuali 19 ULA. Gli stessi documenti di previsione economico-finanziaria stimano un costante incremento del fatturato, che in totale, per le sei aziende, a fine 2010 era di 2,2 milioni di euro, mentre nel 2014 dovrebbe sfiorare i 17 milioni di euro. (dm)
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