Dopo l'occupazione italiana della valle di Tesino nel maggio del 1915, la zona di malga Sorgazza a 1.450 metri di quota diventò sede di una base logistica. Nel 1916 il battaglione Val Brenta del 6' Reggimento Alpini fece realizzare un piccolo cimitero dove seppellire i propri caduti. Di fronte ad un obelisco-monumento in granito furono così collocati 39 cippi allineati su tre file, anche se le sepolture furono probabilmente 35. Nel 1925 le salme vennero traslate prima nel cimitero militare di Pieve Tesino e, dopo alcuni anni, in quello di Borgo Valsugana. Nel 1932 vennero messe a riposare definitivamente nel Sacrario militare presso il cimitero civico di Trento. Il cimitero è stato oggetto lo scorso anno di un intervento di restauro curato dalla Soprintendenza provinciale per i Beni architettonici in collaborazione con il Comune di Pieve Tesino, un intervento che - dopo il saluto del sindaco di Pieve Tesino Livio Marco Gecele - è stato illustrato nel dettaglio dal dirigente della Soprintendenza per i Beni architettonici Sandro Flaim, mentre lo storico Giuseppe Ielen ha parlato delle tracce della Grande guerra in Tesino.
La serata - coordinata dalla vicesindaco di Pieve Tesino Chiara Avanzo - è stata però soprattutto l'occasione per parlare con l'assessore Panizza e con Lorenzo Baratter, coordinatore del Progetto provinciale del Centenario (1914-2014), di come il Trentino si sta preparando alle celebrazioni, fra due anni, del centenario. Tra i progetti in corso vi è, ad esempio, il censimento dei cimiteri di guerra sparsi sul territorio provinciale (sono centinaia) e quello dei caduti trentini nella prima guerra mondiale.
Immagini a cura dell'Ufficio Stampa
Il commento audio dell'assessore Panizza e di Lorenzo Baratter -