Lunedì, 13 Ottobre 2014 - 02:00 Comunicato 2563

Il Consorzio Trentino di Bonifica gestisce 170 km di canali e 26 idrovore su una superficie di oltre 10 mila ettari
GIUNTA IN VISITA ALL'IDROVORA DI GRUMO: UN PRESIDIO PER L'AGRICOLTURA E LA COMUNITA'

Svolge un ruolo strategico sia in ambito agricolo, sia in quello civile e di sicurezza del territorio. Il Consorzio Trentino di Bonifica è l'unico ente di diritto pubblico che opera in Trentino per la tutela dagli allagamenti dei terreni agricoli e per la protezione dei terreni non agricoli, quali fabbricati di ogni tipo, civili, artigianali ed industriali. La gestione e la manutenzione di oltre 170 chilometri di canali di bonifica ed il funzionamento di 26 impianti idrovori concorrono alla garanzia della sicurezza del territorio, scongiurando rischi idrogeologici e alluvionali, quali quelli ad esempio che hanno portato al disastro di questi giorni in Liguria. E' dunque un luogo simbolico, l'idrovora di Grumo, quello dove si è riunita stamane la Giunta provinciale, che a Grumo si è incontrata con il presidente del CTB, Luigi Stefani, e il direttore generale dell'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni Massimo Gargano. Un luogo che è punto di incontro e compensazione tra valle e fondovalle ("Un po' come si prefigge di fare il bilancio 2015 che stiamo mettendo a punto" ha chiosato il presidente della Giunta provinciale Ugo Rossi), ma simbolico anche perchè qui è facile comprendere l'importanza della prevenzione e della manutenzione del territorio, quel "pensarci prima" - ha affermato Rossi - "che deriva dal senso di responsabilità e dal guardare non solo al proprio orticello, che sostanziano la capacità di autogoverno di questo territorio".-

Svolge un ruolo strategico sia in ambito agricolo, sia in quello civile e di sicurezza del territorio. Il Consorzio Trentino di Bonifica è l'unico ente di diritto pubblico che opera in Trentino per la tutela dagli allagamenti dei terreni agricoli e per la protezione dei terreni non agricoli, quali fabbricati di ogni tipo, civili, artigianali ed industriali. La gestione e la manutenzione di oltre 170 chilometri di canali di bonifica ed il funzionamento di 26 impianti idrovori concorrono alla garanzia della sicurezza del territorio, scongiurando rischi idrogeologici e alluvionali, quali quelli ad esempio che hanno portato al disastro di questi giorni in Liguria. E' dunque un luogo simbolico, l'idrovora di Grumo, quello dove si è riunita stamane la Giunta provinciale, che a Grumo si è incontrata con il presidente del CTB, Luigi Stefani, e il direttore generale dell'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni Massimo Gargano. Un luogo che è punto di incontro e compensazione tra valle e fondovalle ("Un po' come si prefigge di fare il bilancio 2015 che stiamo mettendo a punto" ha chiosato il presidente della Giunta provinciale Ugo Rossi), ma simbolico anche perchè qui è facile comprendere l'importanza della prevenzione e della manutenzione del territorio, quel "pensarci prima" - ha affermato Rossi - "che deriva dal senso di responsabilità e dal guardare non solo al proprio orticello, che sostanziano la capacità di autogoverno di questo territorio". -


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