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Per la bonifica del lotto da destinare all'ospedale spesi fino ad oggi 800.000 euro
GILMOZZI: "SUL NOT NON FACCIAMO CONFUSIONE SULLE CIFRE"
L'Accordo di programma-quadro con lo Stato va letto nella sua interezza e comprende numerose aree ed infrastrutture
"Non è vero che per il Not sono già stati spesi 50 milioni, come sembra di capire leggendo oggi un articolo su un quotidiano locale. Il possesso dell'area è frutto di una permuta con lo Stato avvenuta nell'ambito di un Accordo di programma-quadro ben più vasto, che riguarda tutta una serie di infrastrutture essenziali per la collettività. L'Apq con lo Stato siglato nel febbraio 2002 ha un bilancio neutro: la Provincia autonoma di Trento si è impegnata a finanziare opere pubbliche per lo Stato - fra cui nuovo carcere, polo giudiziario, caserme, questura - e lo Stato ha riconosciuto il controvalore di dette opere tramite permute di beni immobili. In questo contesto va inserita anche la spesa per l'acquisizione delle aree di Mattarello. L'altro aspetto della questione attiene alle spese di approntamento delle aree per le nuove infrastrutture, rispetto alle destinazioni urbanistiche stabilite dal Prg del Comune di Trento. Il dato più evidente è che sul lotto di Via al Desert considerato per l'appalto del Not non si è speso più di 800.000 euro. Comprendendo anche il lotto sul quale è stata realizzato il Centro di Protonterapia sono stati spesi negli ultimi 10 anni 4,3 milioni di euro. Nessuna spesa invece per l'area di Mattarello".
Con queste parole l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi intende portare chiarezza in un dibattito che sembra non tener conto del quadro generale disegnato dall'Accordo di programma-quadro siglato sottoscritto dalla Provincia autonoma con lo Stato oltre 13 anni fa.
L'attuale Accordo ha consentito la realizzazione di opere molto importanti, come il nuovo carcere e la questura, ma anche di assumere impegni precisi per la realizzazione del nuovo Polo giudiziario e la sistemazione delle Caserme Pizzolato, pur in un contesto economico oggettivamente molto cambiato che ha posto la necessità di rideterminare alcuni costi e alcune scelte. Ricapitolando: i dati relativi ai costi di demolizione, bonifica amianto e bonifica generale del suolo dove doveva sorgere il nuovo ospedale di Trento ammontano a 800 mila euro; se comprendiamo anche l'area dove nel frattempo è stato realizzato il Centro di Protonterapia sono stati spesi 4,3 milioni di euro. Queste risorse sarebbero state comunque spese a prescindere dall'uso finale dell'area, che andava ovviamente bonificata prima di un suo qualsivoglia nuovo utilizzo.-
Con queste parole l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi intende portare chiarezza in un dibattito che sembra non tener conto del quadro generale disegnato dall'Accordo di programma-quadro siglato sottoscritto dalla Provincia autonoma con lo Stato oltre 13 anni fa.
L'attuale Accordo ha consentito la realizzazione di opere molto importanti, come il nuovo carcere e la questura, ma anche di assumere impegni precisi per la realizzazione del nuovo Polo giudiziario e la sistemazione delle Caserme Pizzolato, pur in un contesto economico oggettivamente molto cambiato che ha posto la necessità di rideterminare alcuni costi e alcune scelte. Ricapitolando: i dati relativi ai costi di demolizione, bonifica amianto e bonifica generale del suolo dove doveva sorgere il nuovo ospedale di Trento ammontano a 800 mila euro; se comprendiamo anche l'area dove nel frattempo è stato realizzato il Centro di Protonterapia sono stati spesi 4,3 milioni di euro. Queste risorse sarebbero state comunque spese a prescindere dall'uso finale dell'area, che andava ovviamente bonificata prima di un suo qualsivoglia nuovo utilizzo.-