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I 4 processi di fusione che hanno avuto l'approvazione degli elettori sono quelli relativi alla nascita dei comuni di Terre d’Adige: Nave San Rocco, Zambana; Novella: Brez, Cagnò, Cloz, Revò, Romallo; San Michele all’Adige: Faedo, San Michele all’Adige; Ville di Fiemme: Carano, Daiano, Varena. Con questo risultato i comuni del Trentino passano da 177 a 169.
In 4 casi, invece, non è stato raggiunto il necessario quorum del 40%. Si tratta di Cavalese Castello-Molina di Fiemme: Castello-Molina di Fiemme, Cavalese; Dro Drena: Drena, Dro; Predaia: Predaia, Sfruz; Tesero Panchià: Panchià, Tesero.
Vittoria del no invece negli altri tre processi di fusione, che sono stati dunque bocciati dagli elettori: Alta Val di Non: Castelfondo, Fondo, Malosco, Ruffrè-Mendola; Malè Val di Sole: Caldes, Cavizzana, Croviana, Malè, Terzolas; Maddalene: Bresimo, Cis, Livo, Rumo. Da ricordare che per la validità dei referendum occorreva che in ogni comune partecipasse almeno il 40% degli aventi diritto al voto e le fusioni erano possibili se in ogni comune i voti favorevoli fossero stati la maggioranza di quelli validamente espressi.
Tutti i dati sul sito della Regione:
http://www.regione.taa.it/Elettorale/Referendum.aspx