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Davanti ad una plate a di amministratori regionali, ricercatori ed esperti, l'assessore Daldoss, nel corso del convegno, ha illustrato l'iter che ha portato all'approvazione della riforma istituzionale, al termine di un lungo processo di condivisione con i territori. La nuova impostazione amministrativa fa perno sulla semplificazione istituzionale. I comuni sono messi al centro del progetto: l'intento è stato quello di farne delle realtà più "forti", in grado di gestire efficacemente i servizi e di dare risposte concrete e puntuali al cittadino. Questo può essere ottenuto in due modi: con le gestioni associate obbligatorie e con le fusioni.
"Piccolo è bello - ha detto Daldoss - ma l'organizzazione amministrativa deve avere dimensioni conformate ai bisogni ed essere al passo coi tempi. La Provincia autonoma si è data a sua volta un piano di miglioramento, chiamando i comuni all'esercizio della medesima responsabilità Il 'patto' si è basato sull'impegno a migliorare le prestazioni con una contemporanea riduzione dei costi sulla parte corrente. Le fusioni sono la risposta più adeguata a questa duplice esigenza. Si tratta di una spinta che parte dal basso: nei cittadini vi è oggi la percezione che qualcosa vada cambiato, in maniera proattiva e anche accettando qualche rinuncia. Ma è meglio rischiare qualcosa per non restare fermi e subire le decisioni".
Daldoss ha illustrato le iniziative poste in essere per favorire un'ampia partecipazione delle comunità coinvolte ed un'altrettanto ampia condivisione delle decisioni, attraverso l'apertura di siti internet, la diffusione di questionari e quant'altro. Durante tutto il processo i comuni sono stati affiancati da facilitatori e da personale tecnico appositamente formato, che assiste passo passo le amministrazioni locali nel percorso di fusione e nella progettazione della gestione associata dei servizi.