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Se il presidente del Consorzio Paride Gianmoena ha evidenziato come la "strada della fusione sia quella migliore", il governatore Ugo Rossi, nel rivolgersi agli amministratori trentini ha commentato: "Avete cercato di assecondare una visione del futuro incrociandola con la volontà popolare; l'impegno che ciascuno di voi ora dovrà continuare a garantire è quello di far sì che il ridisegno dell'architettura istituzionale sia sostenuto da un comune sentire. Anche questo fa parte della nostra Autonomia che, attraverso il percorso di fusione, ha dimostrato di sapersi rigenerare, non certo cancellando le singole identità, ma costruendo un futuro tutti assieme".
Parole riecheggiate dall'assessore Carlo Daldoss: "Si è trattato di un'esperienza che mi ha arricchito e che mi ha consentito di vedere un Trentino che ha voglia di reagire e di partecipare, questo obiettivo è stato infatti raggiunto anche grazie alla volontà popolare". L'assessore ha quindi ricordato che in gennaio ci saranno altri comuni trentini interessati al percorso di fusione, che inizieranno con il referendum da proporre ai propri cittadini.