Per l’assessore Bisesti “un grazie agli studenti che si sono iscritti, dimostrando di credere nella nostra proposta formativa. E’ un onore per noi ospitarli. Sono 60 pionieri che aprono la strada a quelli che verranno. Nel portare a casa questo risultato, il Trentino credo che abbia rappresentato un esempio di efficienza e velocità, in un paese che spesso viene accusato di lentezze e farraginosità. Qui parte un percorso necessariamente lungo, che non potrà produrre immediatamente tutte le risposte che il Trentino si attende, ma che rappresenta un investimento nel futuro. Guardiamo avanti, dunque, anche alle specializzazioni che ci interessano maggiormente come provincia e come ateneo”.
L’inaugurazione si è aperta con i saluti del rettore dell’Università di Trento Paolo Collini, che ha definito l’avvio di questo corso di laurea “un passaggio strategico fondamentale per l’ateneo trentino”. Con lui il rettore dell’Università di Verona Pier Francesco Nocini che ha sottolineato come questo traguardo rafforzi la “storica collaborazione esistente da più di vent’anni fra le due Università”.
Il presidente Fugatti ha ringraziato tutte le realtà coinvolte in questa ambiziosa sfida, fra cui anche il ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi, che ha supportato gli sforzi delle due Università coinvolte e della Provincia autonoma di Trento. “Questa realtà – ha sottolineato ancora - si aggiunge alle altre strutture di eccellenza presenti in Trentino, fra cui Fbk, Fem, Cibio, i cui membri oggi siedono nelle sedi nazionali in cui si prendono le decisioni importanti anche per contrastare il Covid-19. La volontà di creare un forte presidio territoriale nel campo della salute, che era alla base di questo progetto, si è ulteriormente rafforzata con l’avvio della pandemia. Oggi abbiamo 60 studenti e studentesse di Trento, di Bolzano e anche delle regioni vicine, iscritti al 1° anno: una partenza ‘forte’, una sfida che continua”.