A conclusione della Academy per giovani amministratori locali del Trentino, il programma ha proposto nel pomeriggio di oggi la tavola rotonda sul tema “Lo sviluppo e la coesione delle comunità e dei territori: quali sfide tra locale e globale”. All’incontro hanno preso parte Paride Gianmoena, presidente del Consorzio dei Comuni Trentini; Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento; Paolo Reboani, direttore generale del Ministero del lavoro e membro del comitato direttivo Ocse Leed; l’assessore all’autonomia e cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli; e l’assessore provinciale agli enti locali, Mattia Gottardi. E proprio l’assessore Gottardi traccia la linea di una nuova amministrazione pubblica che ha nel locale le proprie radice e nel contesto globale le sfida da cogliere: “Il Trentino, così come qualsiasi altro contesto locale, ha bisogno di una nuova classe dirigente e la formazione è il migliore investimento per garantire il futuro ai nostri territori. Amministrare è complesso e richiede preparazione e competenza, come conferma la tavola rotonda di oggi. Nulla è facile perché la realtà presenta una varietà di aspetti che richiedono ai nostri amministratori competenza e multidisciplinarietà. A Terzolas abbiamo aperto un ciclo che in futuro proporrà nuovi momenti di formazione ma anche occasioni, per coloro che hanno già partecipato, di continuare il percorso iniziato in queste prime cinque giornate”.
Moderato da Alberto Faustini, direttore dei quotidiani l’Adige e Alto Adige, il seminario conclusivo ha rappresentato un momento di riflessione e di confronto tra visione politica e prospettive tecniche sui temi dello sviluppo locale in contesti montani alpini. In particolare, i relatori hanno discusso di sviluppo sostenibile nel quadro delle tendenze globali che condizionano e determinano in larga misura i destini delle comunità locali. Studi e ricerche recenti dell’OCSE enfatizzano - lo ha confermato nella sua relazione introduttiva, Alessandra Proto, responsabile del Centro OCSE di Trento per lo sviluppo locale - l’importanza di rafforzare a livello locale la capacità di adattamento e di resilienza rispetto alle modificazioni in atto. Nel corso del dibattito, è emersa l’esigenza di una governance rafforzata e di una risposta proattiva da parte dell’ente locale anche rispetto alle opportunità che questi cambiamenti possono offrire. “La montagna - come ha ribadito l’assessore lombardo Stefano Bruno Galli - non ha bisogno di assistenzialismo ma di opportunità che l’uomo con le sue virtù può cogliere. E la soluzione potrebbe essere il principio della sussidiarietà”. Ciò rappresenta una sfida complessa, che mette alla prova le capacità innovative dell’amministrazione locale.
“È perciò indispensabile - ha spiegato l’assessore Gottardi -, da un lato, generare nuove capacità nell’amministrazione pubblica locale, sia a livello di competenze individuali dei funzionari che degli amministratori, dall’altro individuare soluzioni organizzative. Il compito della politica è quello di favorire la spinta propositiva che arriva dalla nuova classe dirigente, della quale abbiamo uno splendido esempio qui a Terzolas, che deve essere messa nella condizioni di esprimere il meglio. Oggi l’amministratore rischia di rispondere di un marciapiede fatto male e di un ciclista che cade sulla ciclabile”.
Il presidente di Confindustria Trento, Manzana, è partito dagli amministratori: "Sono soggetti che si mettono in gioco e, nel caso di quelli locali, si mettono in relazione con il proprio territorio. Ancora oggi però, al centro sta il processo amministrativo burocratico e non l’uomo. Questo è un aspetto borbonico che frena lo sviluppo e il fare impresa soprattutto nelle valli, e va superato. Così come - ha continuato Manzana - deve tornare d’attualità il tema della natalità che è l’unica che può far ritornare l’uomo nelle nostre valli”.
Di globalizzazione e comunità ha parlato invece Paolo Reboani, direttore generale del Ministero del lavoro e membro del comitato direttivo Ocse Leed: “Il fenomeno della globalizzazione deve essere sempre relativizzato. Ha fatto salire il benessere di tante persone e, al contempo, ha penalizzato il ceto medio dei paesi sviluppati, determinando una frattura sociale. Da qui la crisi economica e sociale molto profonda a cui non hanno saputo rispondere gli Stati e la struttura pubblica, incapaci di percepire il disagio, e nemmeno i mercati, incapaci di generare meccanismi correttivi dei fenomeni negativi. Allo stesso tempo è stata dimenticata la comunità, il terzo pilastro, a cui sono legati il territorio, il principio della sussidiarietà e la coesione”.
Academy, la scelta giusta
Oltre 20 tra incontri e seminari in cinque giorni, riassunti nella sintesi presentata nella mattinata di oggi: l’agenda ha coinvolto in maniera totalizzante la ventina di partecipanti alla prima Academy, organizzato presso il convento Cappuccini di Terzolas (in val di Sole). Tra loro c’è Patrizio Andreatta, assessore al turismo del Comune di Borgo Valsugana: “Avere la possibilità di approfondire il tema dello sviluppo locale con esperti rappresenta per noi amministratori sicuramente un’opportunità di crescita. Da tempo avvertiamo la necessità di approfondire le nostre competenza per garantire ai nostri territori la governance di processi di sviluppo”
Il successo dell’Academy lo si deve agli organizzatori: la Provincia autonoma di Trento, la sede di Trento dell’Ocse e la Trentino School of management (Tsm). “L’Academy nasce - spiega Giovanni Gardelli, dirigente dell’Unità di missione strategica coordinamento enti locali, politiche territoriali e della montagna - per offrire ai partecipanti gli strumenti necessari a maturare una visione strategica, oltre che il quadro di conoscenza e il metodo, delle politiche di sviluppo del territorio. Agli amministratori offriamo la possibilità di comprendere l’architettura delle politiche, delle istituzioni e dei programmi provinciali, nazionali e comunitari, così da cogliere le opportunità che queste offrono per lo sviluppo locale”.