
Fra le tematiche rilevanti presentate oggi all'attenzione della Giunta da parte del sindaco di Fornace ci sono le gestioni associate, strumento che avrebbe dovuto, secondo lo stesso sindaco, rappresentare fin dal principio un'opportunità e non una costrizione per i comuni. Ringraziando la Giunta provinciale per il lavoro svolto finora in materia, Stenico ha sottolineato che l'impostazione avrebbe dovuto basarsi sulle caratteristiche proprie e peculiari dei territori, più che sulla necessità del risparmio calcolato sui dati di bilancio. Inoltre la rinuncia della figura a tempo pieno del segretario comunale ha prodotto innanzi tutto ritardi e spesso, in alcuni comuni, c'è stata impossibilità ad assumere personale, rendendo complessi e difficoltosi gli adempimenti in particolare in ambito finanziario.
Per quanto riguarda il ripristino delle aree ferite dal maltempo Fornace ha presentato alla Comunità di Valle Alta Valsugana-Bersntol, il cui presidente Pierino Caresia era presente oggi all'incontro, un progetto occupazionale straordinario per il ripristino dei sentieri boschivi e il rinnesto delle piante. Un'ipotesi con finalità formative e sociali, che vedrebbe anche il coinvolgimento di giovani e studenti, per avvicinarli di più al proprio territorio.
Non ultime per importanza, il sindaco ha portato all'attenzione della Giunta provinciale alcune considerazioni sul settore estrattivo, l'attività caratterizzante la comunità di Fornace. Attualmente nel comune esistono 15 cave, con attive 9 concessioni e 2 autorizzazioni allo scavo. “Il porfido merita ampie strategie di rilancio locale e internazionale”, ha detto Stenico, ricordando il gravissimo momento di difficoltà che sta attraversando il settore. Se infatti nel 2006 nelle cave di Fornace erano occupate 226 persone, con oltre un milione e mezzo di Euro in proventi per 206 mila metri cubi estratti, nel 2016 gli occupati erano scesi a poco più di 100, l'indotto a 496 mila Euro e i metri cubi estratti a 496 mila. Grazie ad azioni virtuose dell'Amministrazione, però, i proventi delle cave nel 2017 sono cresciuti fino a 560 mila Euro, un segnale di attenzione verso il settore che vorrebbe anche concretizzarsi in un maggiore contributo degli operatori sul fronte normativo, avendo riscontrato alcune criticità nella legge di riforma sul porfido del 2017.
A sottolineare l'importanza dell'attività estrattiva, all'incontro è seguita una visita della Giunta alle cave di porfido.
Foto e servizio a cura dell'Ufficio Stampa