
Le analisi preliminari, la gara comunitaria per selezionare il gestore, il coinvolgimento della Banca d’Italia per i necessari adempimenti hanno richiesto tempi non brevi, ma a distanza di 2 anni dall’avvio dell’operatività il bilancio dell’attività del Comparto Trento del Fondo Strategico del Trentino Alto Adige è rilevante.
Il team di Finint Investments SGR che si occupa della gestione del fondo raccoglie risorse da investitori istituzionali le investe per il sostegno di validi progetti di sviluppo del territorio; è questo, infatti, l’elemento qualificante del Fondo. La dotazione del Comparto di Trento è attualmente pari a 113,5 milioni di Euro; la Provincia autonoma di Trento è il principale quotista con 75 milioni di Euro ma vi sono anche fondi previdenziali locali, banche ed altri investitori che assicurano i restanti 38,5 milioni di Euro. Lo strumento non pone limiti alla partecipazione di altri investitori; anzi è la stessa Provincia che auspica una maggiore apporto di risorse private al Comparto Trento al fine di disporre di una maggiore dotazione da destinare allo sviluppo locale.
Sono 13 le aziende che hanno emesso mini bond per finanziare progetti di investimento; a queste si aggiungeranno a breve le altre operazioni già deliberate e la prima cartolarizzazione. Due sono le Convenzioni con banche che consentono di creare plafond (50% con risorse del Fondo e 50% con risorse della banca) riservato a piccole e medie imprese, ma anche a microimprese. Obiettivo del Fstaa è la promozione della crescita economica del territorio, con l’auspicio di contribuire a favorire la ripresa economica, l’occupazione la crescita.
Esigenze di diversificazione e di ripartizione del rischio impongono delle limitazioni agli investimenti del Fondo; i dati evidenziano, tuttavia, come la validità dei progetti ove interviene spesso ha consentito di attrarre altri investitori che hanno così permesso di raggiungere l’intero importo dell’investimento da realizzare.
In margine al convegno di ieri, anche il presidente della Provincia Ugo Rossi ha espresso il suo apprezzamento per l'operatività del Fstaa, divenuto una componente importante nel set di strumenti finanziari a supporto dei progetti di investimento delle imprese trentine. "Il Fondo - ha commentato - ha dimostrato anche la sua capacità di intercettare risorse private oltreché pubbliche, attraverso l'investimento di risorse provenienti dai fondi previdenziali. L'auspicio è che questo strumento si affini sempre di più per far sì che ne possano beneficiare anche le microimprese trentine, attraverso progetti di cartolarizzazione dei crediti e di convenzionamento con le banche presenti sul territorio".
“Il Fstaa è un ottimo esempio di collaborazione tra soggetti privati, banche del territorio, enti previdenziali e Soggetti pubblici nella istituzione di fondi che sostengono l’economia reale. Grazie a queste sinergie – ha detto Enrico Marchi, presidente di Banca Finint - siamo in grado di offrire alle aziende strumenti di finanziamento alternativi al canale bancario dando loro la possibilità di intraprendere percorsi di crescita e sviluppo del business con più fiducia e ottimismo.