
ll Fondo destinato al sostegno finanziario delle imprese del settore dell'autotrasporto è stato istituito con delibera il 5 agosto 2016. Il provvedimento ha portato alla costituzione di un Fondo, gestito da Confidi Trentino imprese, riservato alle imprese di piccola dimensione che disponessero di almeno due veicoli. È stata prevista un’agevolazione, sotto forma di riduzione degli oneri finanziari ed eventuale copertura dei costi per l’ottenimento della garanzia per operazioni di credito nuove o il rinnovo di operazioni esistenti, quantificata entro limiti minimi e massimi in funzione del numero di dipendenti che le aziende beneficiarie si impegnavano a stabilizzare, a seguito di un accordo sindacale.
Il Fondo, gestito da Confidi Trentino imprese (ente di garanzia operante in provincia di Trento), è riservato alle imprese di dimensione compresa fra 4 e 50 dipendenti, che presentavano negli ultimi due bilanci un’incidenza dei crediti sui ricavi superiore al 20%. L’intervento è stato riservato ad aziende con prospettive economico-finanziarie positive, che rispondessero a requisiti di efficienza produttiva: in particolare, avere margine operativo e patrimonio netto positivo.
Per poter accedere all'agevolazione è stato stipulato un accordo sindacale per formalizzare l'impegno a mantenere un determinato livello occupazionale, per due anni, nel corso del triennio decorrente dal mese successivo a quello di stipula dell’accordo. E' stato fissato un limite per occupato mantenuto previsto nell'accordo sindacale, con un minimo di euro 2500 ed un massimo di euro 5000. L'importo del sostegno è qualificato come aiuto de minimis. Le imprese avevano presentato domanda agli enti di garanzia dal 1° settembre al 31 ottobre 2016. Le risorse inizialmente previste sono state in seguito ampliate per far fronte a tutte le richieste pervenute e ammissibili, in totale 72, per 818 Ula complessivi stabilizzati. In particolare per poter garantire l'intervento massimo per tutte le imprese che ne avevano diritto la Provincia ha individuato ulteriori risorse (1,2 milioni) in aggiunta a quelle originariamente destinate allo strumento.