
Attraverso le risorse del Fondo, con il bando approvato oggi si è voluto puntare a conservare, sistemare o ripristinare aree di paesaggio, come quello rurale montano, segnato da pratiche agricole e zootecniche abbandonate, che presentano il rischio di perdita di valori colturali, paesaggistici e di biodiversità. Il bando prevede anche interventi finalizzati al miglioramento del terreno attraverso il ripristino di aree prative o da pascolo la cui originaria destinazione risalga a non oltre 40 anni fa. Se le pratiche agricole hanno segnato nel tempo la morfologia del terreno, ad esempio con terrazzamenti e muretti a secco, gli interventi di recupero vengono considerati di particolare rilevanza paesaggistica. I finanziamenti sono concessi, su proprietà private di estensione di ameno 1 ettaro, a imprese agricole o forestali, enti privati, associazioni e consorzi per il miglioramento fondiario per complessivi 400 mila euro e ai proprietari o titolari della gestione di terreni per la maggior parte delle risorse, e cioè 800 mila euro. Il tetto delle spese ammissibili a finanziamento ammonta a 15 mila euro e la tipologia di interventi (taglio ed esbosco, pareggiamento di superfici, interventi di drenaggio, rifacimento muretti, ecc.) è specificata dettagliatamente nel bando, che ha tenuto conto della compatibilità del regime degli aiuti concessi con i regolamenti dell'Unione Europea nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali. Le domande potranno essere presentate al Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio della Provincia autonoma di Trento, o tramite gli sportelli territoriali, su apposito modulo anche scaricabile sul sito internet www.urbanistica.provincia.tn.it a partire dal prossimo 3 luglio e fino al 31 ottobre 2018, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni contestualmente al provvedimento della Giunta.