A questi fondi, vanno aggiunti poco meno di 7 milioni di euro del Fondo Montagna destinati ai maestri di sci, anch'essi gestiti dalla Provincia, e i circa 70 milioni di euro che verranno invece erogati direttamente dallo Stato agli esercenti gli impianti funiviari. In totale quindi dal Fondo Montagna all'economia trentina arriverebbero circa 150 milioni di euro.
Soddisfazione per l'ipotesi di incremento delle risorse arriva dalla giunta provinciale. Per l'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli si tratta di "un grande risultato per l'economia della montagna, comparto in cui il Trentino ha una quota rilevante. Importante anche perché grazie alle nuove risorse che potremo gestire direttamente, il nostro sistema trentino di sostegni riuscirà a intervenire in modo concreto e rapido, riportando fiducia tra le imprese in vista della stagione estiva alle porte. I ristori saranno equi e si combineranno con l'intervento dello Stato".
L'assessore al turismo e commercio, Roberto Failoni, ringrazia innanzitutto "il ministro Garavaglia e tutto il governo: dopo un anno di pandemia finalmente si manifesta una vera attenzione alla montagna. L'economia del turismo è stata colpita duramente dalle limitazioni dovute al Covid e questo intervento di sostegno assieme a quello per i lavoratori stagionali è fondamentale per permettere al nostro sistema una rapida ripartenza per cogliere le chance della stagione turistica estiva".