Al centro dell’incontro ci saranno i temi della transizione ambientale e delle politiche da mettere in campo all’interno di quanto la Ue chiede sul fronte del Green Deal investendo in tecnologie pulite e puntando ad azzerare le attività che impattano sul clima.
Verranno presentati alcuni progetti in questo senso relativi alla riduzione delle emissioni climalteranti e all’aumento delle rinnovabili, alla mobilità sostenibile, alla gestione del rischio idrogeologico come pure dell’efficientamento energetico. Gli incontri, di cui quello di lunedì è il terzo di quattro, sono propedeutici all'elaborazione dei programmi dei fondi strutturali per il periodo 2021-2027 che per il Trentino valgono 340 milioni di euro. Il FESR - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - e il FSE plus - Fondo Sociale Europeo plus - finanziano investimenti materiali ed immateriali per la crescita e lo sviluppo dei territori in settori chiave come la ricerca, l’innovazione e la competitività delle imprese, l’ambiente, l’efficienza energetica e la prevenzione del rischio, l’istruzione e la formazione, l’occupazione e l’inclusione sociale.
Il confronto promuove il partenariato locale nella fase di impostazione delle strategie e delle priorità di intervento dei fondi, garantendo un processo partecipativo ampio. Rappresentanti di istituzioni pubbliche, parti sociali ed economiche e della società civile, sono stati invitati a dare il loro contributo al fine di focalizzare in modo puntuale i fabbisogni del territorio e valorizzare al massimo l’impatto dei fondi.
Al termine del percorso la Provincia autonoma di Trento sarà chiamata a presentare, in via preliminare, la proposta di programmi alle istituzioni europee per avere un primo parere sulla coerenza della strategia provinciale sugli obiettivi fissati da Bruxelles. La giunta provinciale affinerà i due Programmi operativi, uno per il Fondo Sociale Europeo Plus e uno per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per poi presentarli ufficialmente a Bruxelles per l’approvazione definitiva in autunno.