
"Fra le sfide più significative - spiega l'assessore Gilmozzi dopo il rinnovo della firma all'accordo di programma - c'è quella della mobilità alternativa a quella privata, un passaggio che comprende anche la valorizzazione del collegamento via fune Pinzolo–Campiglio per l'accesso alle valli più interne. Tutela dell'ambiente, turismo sostenibile, rispetto degli obiettivi che ci siamo posti per quanto riguarda le emissioni in atmosfera, sperimentazione di nuove modalità per spostarsi in un'area dagli equilibri delicati: questo accordo ci permette di prendere in considerazione tutti questi fattori, per produrre risposte nuove e più adatte ai tempi. Una volta ancora, il Trentino delle Dolomiti patrimonio Unesco si conferma laboratorio di buone prassi".
L' accordo, di durata decennale, contiene una serie di impegni comuni, vediamoli in sintesi:
• indirizzare i flussi invernali diretti al sistema di piste ed impianti in via principale verso il parcheggio di Colarin al fine di limitare al massimo l’accesso diretto a Plaza;
• definire, per la stagione estiva, un progetto integrato di mobilità sostenibile, in stretto raccordo con il Parco Naturale Adamello Brenta, che valorizzi il collegamento via fune Pinzolo – Campiglio e che consenta di regolamentare l’accesso alle valli più interne, attraverso mobilità alternativa a quella privata ovvero precludendo l’accesso libero a determinati ambiti;
• definire, in accordo con il Parco Naturale Adamello Brenta e in coerenza con il relativo Piano, un programma organico di valorizzazione estiva ed invernale della rete di percorsi esistenti;
• proporre da parte delle amministrazioni comunali, ASUC di Stenico e Regole Spinale Manez al Parco Naturale Adamello – Brenta, all’interno della ZSC Dolomiti di Brenta, un ambito forestale di adeguate dimensioni e di particolare valenza dal punto di vista strutturale e compositivo da istituire come "riserva speciale forestale".
L'accordo prevede inoltre una serie di impegni a carico dei singoli soggetti, riguardanti di nuovo la regolamentazione del traffico e lo sviluppo di forme di mobilità alternativa a quella veicolare privata, la promozione del turismo sostenibile, le pratiche silvicolturali, la caccia (in particolare con la rinuncia alla caccia al fagiano di monte e alla caccia primaverile-estiva in val Brenta), la raccolta di funghi.
All.: il testo dell'Accordo