La Legge 69/2019 negli articoli 1-3 ha previsto che il Procuratore della Repubblica acquisisca, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, le informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato il reato.
La convenzione firmata oggi prevede che l’Apss istituisca due elenchi di professionisti, uno composto da neuropsichiatri infantili e psicologi e il secondo da medici specializzati in traumatologia e ginecologia che, sin dalle prime fasi delle indagini preliminari coordinate dal magistrato, siano disponibili ad affiancare la Polizia giudiziaria nell’esame di minori e persone vulnerabili quali le vittime di violenza domestica e di genere. I professionisti assumeranno il ruolo di ausiliario di polizia giudiziaria per assistere agli atti di indagine. Apss assicurerà gratuitamente la turnazione mensile con almeno cinque esperti di ogni profilo professionale e sarà attivato un numero dedicato a disposizione della Procura della Repubblica e di tutte le forze di polizia giudiziaria operative sul territorio trentino.
In apertura dell’incontro il Procuratore distrettuale di Trento, Sandro Raimondi, ha evidenziato l’importanza dell’accordo e della fondamentale collaborazione con la Apss di Trento al fine di poter prevenire e contrastare il fenomeno, identificato quale “Codice rosso”, perpetrato ai danni di soggetti deboli, potendo avvalersi della fondamentale collaborazione di professionisti della materia operanti presso Apss di Trento.
Il direttore generale dell’Apss, Paolo Bordon, ha sottolineato: «Sono molto lieto di aver siglato oggi questa convenzione che prevede che due importanti istituzioni, quali la Procura della Repubblica di Trento e Apss, lavorino insieme per migliorare il proprio approccio a tematiche sensibili dal punto di vista sociale e sanitario come quelle derivanti dall’applicazione del “Codice rosso”». Con questo atto di collaborazione – ha proseguito Bordon - i nostri professionisti, in particolar modo quelli della psicologia clinica, della neuropsichiatria infantile ma anche all’occorrenza altri specialisti che verranno richiesti dalla procura di Trento, saranno a disposizione dell’autorità giudiziaria per meglio consentire loro le fasi di indagine e nello stesso tempo tutelare le persone che sono state oggetto di violenza».