Figli degli operatori sanitari: ecco i criteri per l’accesso ai servizi per l’infanzia
Con ordinanza del presidente della Provincia è stato disposto che i figli degli operatori sanitari possano accedere ai servizi socio educativi per la prima infanzia, come asili nido o Tagesmutter, ai servizi di conciliazione e frequentare le scuole dell’infanzia. Oggi il tema è tornato in Giunta provinciale, che su proposta del presidente Fugatti e degli assessori Bisesti e Segnana ha discusso i criteri per l’accesso, individuando i profili professionali degli operatori sanitari che potranno usufruire di questa deroga.
Potranno accedere i bambini con almeno un genitore che lavora in strutture sanitarie pubbliche e private accreditate o in residenze sanitarie assistenziali (RSA), appartenente alle professioni sanitarie, inclusi gli OSS.
Accesso consentito anche per i bambini con almeno un genitore che lavora nelle stesse strutture, ma che non fa parte delle professioni sanitarie, perchè svolge mansioni di tipo tecnico o ausiliario necessarie al funzionamento delle strutture, come, ad esempio, cuochi, manutentori, magazzinieri o assistenti alla poltrona, sempre delle strutture ospedaliere.
(fm)
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