“75 anni fa, anche il Trentino disse chiaramente sì alla Repubblica – ha esordito Fugatti – e lo fece con una grande partecipazione popolare. Il sì in Trentino ottenne l’85% dei voti a fronte del 54% che si manifestò a livello nazionale e due donne trentine, sulle 21 presenti, entrarono, inoltre, nell’assemblea costituente, Elisabetta Conci di Trento e Maria de Unterrichter della Val di Sole e questo fu un elemento importante per la nostra Autonomia. Un’Autonomia riconosciuta dalla Costituzione che ha radici profonde, scolpite nel DNA dei nostri territori e delle nostre popolazioni.
Se il 2 giugno del 1946 è stato un momento di ripartenza e di ricostruzione dopo la devastazione della guerra anche oggi abbiamo davanti un momento di speranza per ripartire dopo la tragica crisi in cui ci ha portato la pandemia. Tutti dobbiamo sentirci impegnati per questo obiettivo. Lo dobbiamo fare per chi in questi mesi ha sofferto di più, come i giovani o le donne che sono state particolarmente colpite dalla crisi economica e lo dobbiamo fare in ricordo delle persone anziane che ci hanno lasciato, proprio coloro che hanno costruito la Repubblica e la nostra Autonomia speciale. L’auspicio è che proprio questa giornata possa rappresentare l’inizio della ripartenza”.
Infine, il presidente ha voluto ringraziare il Commissario del Governo, Sandro Lombardi, che nei prossimi mesi lascerà il Trentino, per la grande collaborazione offerta in questi anni. “Un uomo dello Stato – ha detto Fugatti – molto rispettoso della nostra Autonomia”.