Altri utilizzi riguardano la partecipazione a bandi europei (a fronte comunque del soddisfacimento di un interesse relativo a uno o più territori di confine), nonché il finanziamento o cofinanziamento di interventi presentati sulla base di un bando dai comuni dei territori confinanti (in questo caso si potrà concorrere con un importo massimo annuale di 500.000 euro ciascuno, anche come quota parte di progetti pluriennali, con la possibilità per ogni comune di presentare un solo intervento per ciascun bando, per un complessivo di 24.000.000 euro /anno).
Un'altra novità riguarda la costituzione di un comitato paritetico per la gestione del fondo. A comporlo saranno il ministro, i presidenti di Trentino, Alto Adige, Veneto e Lombardia, delle province di Sondrio e Belluno con la partecipazione anche di tre rappresentati dei comuni di confine.
E' stato infine condiviso il fatto che saranno le province autonome a gestire le fasi tecnico amministrative, anche istituendo un apposito sportello a favore dei territori di confine. Per i primi quattro anni il compito è assegnato alla Provincia autonoma di Trento la quale dovrà farsi carico anche di dare continuità ed attuazione a quanto già precedentemente deliberato dall'Organismo di indirizzo per gli anni 2010, 2011 e 2012 per oltre 80 progetti e 240.000.000 di euro di intervento.
L'impegno, ora, è di far ripartire quanto prima tutto il sistema partendo dai circa 80 progetti già approvati e ammessi a contributo. Determinante sarà la concreta messa a disposizione della segreteria tecnica dei fondi già versati dalle province autonome (in base all'Accordo di Milano sono 40 i milioni di euro all'anno versati da ciascuna provincia autonoma) da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Dal 2009 le norme in materia di concorso finanziario delle Province autonome al riequilibrio della finanza pubblica prevedono che Trento e Bolzano concorrano al conseguimento di obiettivi di perequazione e di solidarietà attraverso il finanziamento di progetti, di durata anche pluriennale, per la valorizzazione, lo sviluppo economico e sociale, l'integrazione e la coesione dei territori dei comuni appartenenti alle province di regioni a statuto ordinario confinanti con il rispettivo territorio. -
Era stata firmata a Roma il 19 settembre scorso
FONDI COMUNI DI CONFINE: APPROVATA L'INTESA
Con un provvedimento a firma del presidente Ugo Rossi, la Giunta provinciale ha ufficialmente approvato l'intesa, siglata a Roma, in materia di fondi per i comuni di confine (ex fondi Odi). L'intesa era stata firmata il 19 settembre scorso tra la Provincia autonoma di Trento, quella di Bolzano, la Regione Lombardia, il Veneto, il Ministero dell'Economia e delle Finanze e il Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio. Principio di sovraregionalità a garanzia delle ricadute locali, istituzione di un Comitato paritetico per la gestione, segreteria tecnica affidata per i primi quattro anni alla Provincia autonoma di Trento: sono questi i punti principali dell'intesa. Il fondo servirà a finanziare interventi a valenza sovraregionale riferiti ai territori dei comuni confinanti e contigui, riguardanti progettualità, ambiti, o iniziative di natura strategica o di particolare rilevanza per le Regioni o le Province autonome, anche di carattere pluriennale.-