
Dopo l'intesa raggiunta lo scorso settembre sul rilancio del fondo perequativo tra Governo nazionale, Lombardia, Veneto e Province autonome di Trento e di Bolzano, ora si rimette in moto anche la parte legata ai finanziamenti. Il presidente trentino Ugo Rossi e il collega altoatesino Arno Kompatscher, infatti, hanno partecipato a Roma al primo incontro del "nuovo corso", durante il quale è stato innanzitutto deciso di recuperare il terreno perduto negli ultimi anni. Il Comitato paritetico per la gestione delle risorse finanziarie, presieduto dal parlamentare bellunese Roger De Menech, ha dato il via libera ad un doppio bando relativo ai 24 milioni di fondi accantonati per il 2013 e il 2014: un totale di 48 milioni di euro, dunque, al quale potranno attingere solamente i 48 comuni che confinano direttamente con le province di Trento (42) e Bolzano (6). I progetti, finanziabili dal Fondo con un tetto massimo di 500mila euro, potranno riguardare le infrastrutture, l'ambiente, i servizi sociali, la cultura, la formazione, l'edilizia abitativa, il trasporto pubblico, il turismo, il commercio e l'innovazione.
Diversa, invece, la situazione per il futuro, con i due presidenti che sottolineano come "Trento e Bolzano avranno un maggiore peso nelle decisioni circa l'assegnazione dei fondi, e avrà maggiore spazio anche la concertazione sovraregionale". Le modalità di gestione dei progetti finanziati dalle Province di Bolzano e Trento (40 milioni di euro all'anno per ciascuna Provincia) allo scopo di favorire uno sviluppo dei territori confinanti di Lombardia e Veneto, sono stati infatti rivisti: degli 80 milioni annui complessivi, 24 sono destinati ai bandi per i progetti presentati dai Comuni, mentre 56 saranno assegnati di comune accordo tra Regioni e Province autonome nell'ambito del Comitato paritetico di cui fanno parte, oltre a De Menech, i presidenti di Veneto e Lombardia, nonché delle Province di Bolzano, Trento, Belluno e Sondrio. I progetti, anche pluriennali, dovranno favorire la valorizzazione e lo sviluppo economico e sociale dei territori confinanti con Alto Adige e Trentino, favorendo l'integrazione e la coesione.
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