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"Non penso a un welfare federale - ha detto Ferrera - . Noi abbiamo perso quel treno, che invece hanno preso gli Stati Uniti e la Svizzera. Pertanto l’Unione europea può solo diventare un’unione di welfare state nazionali”.
Ma questo è un problema che si deve porre anche la sinistra italiana? “Questo libro è per tutte le forze politiche che hanno voluto l’Unione europea, che non prescinde da una democrazia di massa - ha risposto l’economista Michele Salvati - ed è un tema comunque difficile sia per la destra che per la sinistra. Oggi sono in rotta di collisione i confini nazionali, in cui si fa la vera politica, e il processo di integrazione europea”.
Per quale motivo i tedeschi dovrebbero aiutare gli italiani o i greci, se c’è un pezzo d’Italia che non lo farebbe lper le regioni del sud? Questi Paesi che vogliono andare oltre la sovranità nazionale saranno in grado di diventare solidali? E’ questa, per Salvati, la questione inerente alla costruzione di un welfare state europeo.”Che vinca la Brexit o no - ha concluso Salvati - bisogna riformare i trattati europei”.
“Mi trova a metà tra l’ottimismo della volontà di Maurizio Ferrera e il pessimismo della ragione di Michele Salvati - ha commentato Innocenzo Cipolletta - Ferrera accusa l’Europa di essere troppo economica, e però devo dire che la Germania sta meglio non perché ha fatto delle riforme, ma perché è forte sulle infrastrutture commerciali e industriali e quindi non sono le riforme che servono per rilanciare lo sviluppo”.